Morbegno, la tangenziale sarà finita ad aprile 2018

Fissata la data di fine lavori. I ritardi sono dovuti all'acqua presente nella montagna

Traffico a Morbegno

Traffico a Morbegno

Morbegno, 21 dicembre 2017 - Tangenziale di Morbegno: c'è la data di fine lavori. Se tutto andrà come previsto, il 3 aprile prossimo, un martedì, sarà l'ultimo giorno di cantiere per la la prosecuzione del 1° stralcio (ultimato ed aperto al traffico nel luglio 2013, ndr.) opera tanto attesa e la cui inaugurazione è slittata di oltre tre mesi a causa dei problemi incontrati durante i lavori.

«A causa della sospensione delle lavorazioni nel cunicolo Selvapiana dal 16 dicembre 2016 allo scorso primo luglio per la presenza di un notevole quantitativo di acque sotterranee in un ambiente roccioso particolarmente critico – ha spiegato qualche mese fa Francesco Bongio, ex assessore comunale e oggi consulente tecnico per i lavori della nuova statale 38 – e a causa del fermo delle attività di scavo sul fronte ovest della galleria stradale Selvapiana per gli imprevisti geologici (scadente qualità dell’ammasso roccioso e parziale movimentazione delle centine), che di fatto hanno determinato un avanzamento solo dal fronte est, la tempistica delle lavorazioni di scavo e quelle strettamente connesse (realizzazione imbocchi, idraulica, finiture) non rispetteranno quella prevista nel crono-programma».

Senza questi intoppi, la variante della statale 38 dello Stelvio sarebbe stata pronta tra una settimana. Invece, bisognerà attendere il 3 aprile per la fine dei lavori, realizzati dall'impresa Cossi poi, a breve, verrà inaugurata e aperta. Ormai, tutte le opere d’arte maggiori e minori sono state ultimate così come le opere di difesa dalla caduta massi. Le principali opere sono: la galleria Paniga, lunga 2,3 chilometri; la galleria Selva Piana, lunga 2,7 chilometri; e 5 viadotti (ponte Canale Orobia, nuovo viadotto Prati del Bitto, viadotto Adda-Bitto, ponte sul torrente Tovate e viadotto Adda-Talamona). L’investimento complessivo è di circa 220 milioni di euro, cofinanziato dal Ministero Infrastrutture e Trasporti, Regione Lombardia, Provincia di Sondrio e Bacino imbrifero Montano.