Meno consumi superflui, c’è la Biblioteca degli oggetti

Inaugurata a Brescia, supera il concetto di proprietà. Consente di utilizzare attrezzi solo per lo stretto necessario senza accumulare

La prima è nata a Berlino, poi l’idea si è diffusa in tutto il Nord Europa e negli Stati Uniti, mentre in Italia la più famosa è a Bologna. Ora anche Brescia può contare sulla sua biblioteca degli oggetti, un modo originale di reinterpretare il concetto di consumo, non come possesso, ma come condivisione e utilizzo di un oggetto nel momento in cui serve. Inaugurata ieri pomeriggio in via Milano 65, la biblioteca degli oggetti è un progetto della cooperativa Manolibera, che gestisce anche La casa del quartiere e Porto delle culture sempre in via Milano. "L’idea – spiega Cristiano Martinelli, presidente Manolibera – è di tornare alla necessità di avere un oggetto quando bisogna usarlo, superando il concetto della proprietà, nell’ottica di risparmiare, di produrre meno rifiuti, ma anche di creare relazioni". Dopo tre incontri di coprogettazione col supporto della biblioteca di Bologna, il catalogo bresciano (disponibile sul sito) comprende già 140 oggetti appartenenti a diverse categorie: sport, campeggio, infanzia, attrezzi per il fai da te, arte e tempo libero. Per utilizzarli è necessario sottoscrivere una tessera (15 euro per 6 mesi, 25 euro tutto l’anno), portando, se possibile, un oggetto da mettere in condivisione, che viene restituito nel momento in cui non dovesse essere rinnovata la tessera.Federica Pacella