"Macché strage Non ho fatto del male ai figli"

La difesa della mamma che ora rischia il processo "Ricostruzione fantasiosa"

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Il 22 novembre del 2020 il caso aveva suscitato vasto clamore sulle cronache. Una giovane donna, residente ad Ardenno, era stata arrestata dai carabinieri su ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del Tribunale di Sondrio con accuse pesanti come macigni: tentato omicidio dei suoi due bambini e strage.

Nelle poche informazioni rese note dai vertici provinciali dei carabinieri si riferiva che la valtellinese avrebbe tentato di togliersi la vita, tagliando il tubo del gas all’interno dell’alloggio, dove viveva con i due figlioletti.

Ora, a distanza di così tanto tempo, una volta ricevuto dalla Procura l’avviso ex art. 415 bis del Codice di procedura penale, l’atto che solitamente precede la richiesta di rinvio a giudizio del magistrato titolare dell’inchiesta, la signora esce allo scoperto con i media, trasmettendo una nota nella quale sostiene che la ricostruzione dei fatti, nel comunicato a suo tempo diffuso alla stampa, contiene numerose circostanze "frutto di mera fantasia, condite da allusioni, illazioni e supposizioni prive di qualsivoglia riscontro oggettivo. Quanto si legge è un racconto bizzarro, ricamato che va ad aggravare la mia posizione di donna in difficoltà, esasperata dalla vita che, per l’ennesima volta, ha provato a chiedere aiuto (purtroppo, in data 31 ottobre, nel modo sbagliato). Fui messa alla gogna"."Venivo iscritta - aggiunge - come persona offesa per il reato di maltrattamenti, ma di questo nessuno ha ritenuto di fare un minimo accenno". Mi.Pu.