
Il Canton Grigioni chiede all’Ufficio Federale il permesso per l’abbattimento di 27 lupi, nell’ambito di un’azione proattiva per risolvere il problema derivante dall’attacco degli animali a greggi e mandrie. La predazione di pecore, capre e di animali in generale da parte dei lupi, o di altri animali presente nelle zone montane, rappresenta una problematica difficile da affrontare e una nuova sfida per l’economia alpestre. Ma da affrontare.
La Svizzera l’ha fatto tanto che dal 1° dicembre 2023 entrerà in vigore l’ordinanza del Consiglio Federale sulla caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici, sottoposto a revisione parziale. Ed è proprio in base a questa ordinanza che il Canton Grigioni ha chiesto alla Confederazione l’autorizzazione alla "rimozione completa", come previsto dalla normativa, dei branchi posti nelle zone dello Stagias, Vorab, Beverin e Lenzerhorm.
«In una prima fase – si legge nella domanda presentata dal Canton Grigioni – l’obiettivo consiste nel ridurre al minimo i conflitti nelle zone problematiche con lupi dal comportamento anomalo nei confronti dell’uomo e degli animali da reddito". Prelievi che devono servire a evitare nella prossima stagione attacchi a bovini e bestiame. Il Cantone "ha chiesto anche il prelievo di un massimo di due terzi dei giovani lupi del branco del Rügiul in Valposchiavo e del branco del Jatzhorn a Davos. Oltre ai 27 abbattimenti ora richiesti, in Valgronda, Stagias, Vorab, Moesola e Lenzerhorn è già stata disposta l’autorizzazione di 17 ulteriori abbattimenti di giovani lupi". Il Cantone chiede aiuto alla popolazione in caso di avvistamenti dei selvatici.