Il ponte del 1° Maggio sarà dedicato alla scoperta dei prodotti belli e soprattutto buoni che arrivano dalla natura, protagonisti a Lariofiere di Agrinatura, il salone dedicato alla valorizzazione della agricoltura, la zootecnia e la silvicoltura, oltre alla promozione del turismo rurale e il patrimonio naturalistico e ambientale. Una grande fattoria con gli animali da cortile, le mucche e i cavalli quella allestita all’interno dei padiglioni del polo fieristico da 160 espositori provenienti da 14 regioni italiane.
"È bello vedere così tanti giovani che si riavvicinano a questo mondo - è intervenuto il sindaco di Erba, Mauro Caprani, nel corso della cerimonia d’inaugurazione - Sarebbe stato bello se al posto del reddito di cittadinanza avessero istituito il reddito agrario: così magari anziché tanti disoccupati e nullafacenti avremmo molti più giovani operativi". A sottolineare il ruolo centrale dell’agricoltura nell’economia del territorio anche il presidente della Camera di Commercio, Marco Galimberti, e l’assessore regionale all’Università e l’Innovazione, Alessandro Fermi, che ha sottolineato il legame con il turismo.
Tra gli stand più visitati quello di Coldiretti impegnata nella raccolta di firme per la petizione da rivolgere all’Ue contro la carne sintetica, un’iniziativa salutata anche dal sottosegretario al Ministero dell’Interno, l’onorevole Nicola Molteni. "Anche quest’anno abbiamo voluto proporre un programma denso e intenso, dal forte carattere culturale, che porterà ad indagare le connessioni tra cibo e agricoltura, in uno scenario che proietta sempre più i sapori del territorio su un proscenio internazionale – è intervenuto il presidente di Coldiretti Como-Lecco, Fortunato Trezzi – Agrinatura ci aiuta a ribadire l’importanza legame inscindibile, quello fra agricoltura, territorio e società civile, che va sempre più rafforzato per accrescere ulteriormente l’appeal del territorio in uno scenario in costante cambiamento. Lo scenario dell’oggi evidenzia il ruolo strategico delle imprese agricole come produttrici di cibo, ma anche la loro azione sul fronte culturale, per l’azione di tutela di identità agroalimentari che divengono patrimonio materiale e immateriale".
Roberto Canali