Livigno, verso le Olimpiadi 2026 con i campioni di moguls

La cittadina ha ospitato la tappa conclusiva della Coppa Europa delle spettacolari specialità sportive. Teatro la ski area del Carosello 3000

Premiazione Coppa Europa di moguls a Livigno in alta Valtellina

Premiazione Coppa Europa di moguls a Livigno in alta Valtellina

Livigno (Sondrio) -  Il lungo cammino di Livigno verso le Olimpiadi di Milano Cortina 2026 è incominciato. La perla dell’Alta Valtellina, località che fra quattro anni ospiterà le specialità del freestyle e dello snowboard consegnando un numero altissimo di medaglie olimpiche, ha organizzato nei giorni scorsi la tappa conclusiva della Coppa Europa di moguls e di dual moguls. Quello appena concluso è stato il primo evento ufficiale nel lungo percorso di avvicinamento alla kermesse a cinque cerchi, vissuto spalla a spalla con le delegazioni di Fondazione Milano Cortina 2026 e di Regione Lombardia, giunte a Livigno per l’occasione.

Il palcoscenico delle gare di Coppa Europa è stato quello della pista Zuelli, della ski area del Carosello 3000, che assegnerà le medaglie olimpiche, tanto di moguls quanto di aerials. Una pista che, a detta di atleti e tecnici, è stata all’altezza della situazione dimostrandosi assai complessa e impegnativa, soprattutto per quel che riguarda gli aspetti della pendenza e dei salti. Livignaschi anche il responsabile della "costruzione" della pista, nel moguls e nel dual moguls bisogna creare le classiche "gobbe", e parte del suo team, a testimonianza del profondo legame storico e del grande know how tecnico-organizzativo che lega il Piccolo Tibet valtellinese alle discipline del freestyle.

Loris Leoni , ex atleta e allenatore, oggi stimato esperto nella costruzione di questo tipo di strutture, con alle spalle già numerose partecipazioni olimpiche, ha diretto i lavori, supportato, tra gli altri, dall’ex olimpionico di freestyle Simone Galli, protagonista azzurro a Salt Lake City 2002 e a Torino 2006, e da Luca Ferioli, altro nativo di Livigno ed ex nazionale tricolore, sempre nel freestyle. La cornice perfetta, per permettere agli atleti di esprimere il meglio del proprio potenziale, in una tappa conclusiva che ha messo i sigilli alla stagione 2022 degli specialisti delle gobbe.

Nella gara di moguls, a vincere sono stati l’austriaca classe 95 Katharina Ramsauer e il giovanissimo svedese Filip Gravenfors, appena diciassettenne. Un Gravenfors che, nella giornata di giovedì, ha poi sfiorato la doppietta, piazzandosi secondo alle spalle del britannico Mateo Jeannesson, nella gara di dual moguls. Tra le donne, invece, sempre nel dual moguls, trionfo svedese con la classe 2000 My Bjerkman e la classe 2003 Moa Gustafson rispettivamente 1ª e 2ª. Terzo gradino per la svizzera Nicole Gasparini. Ad aggiudicarsi il titolo finale della Coppa Europa sono stati: lo svedese Ramsus Stegfeldt e la francese Fantine Degroote, nel moguls; la tedesca Hanna Weese e il solito Gravenfors nel dual moguls.