I cervi si spostano nel fondovalle alla ricerca di cibo. E questa migrazione provoca molti danni alle colture. "Il fabbisogno alimentare del cervo, quantificabile in circa il 10% del peso corporeo vivo di sostanza verde al giorno, unito al comportamento gregario della specie, può avere effetti molto dannosi nel momento dello sviluppo dei germogli, ma anche in prossimità della maturazione dei frutti – dice Cristini (foto)-. Altrettanto importante è il danno che viene causato al mais, con brucatura dell’apice delle piante impedendo la formazione della spiga, così come alle superfici destinate al pascolo delle vacche da latte nei maggenghi e negli alpeggi, con rilevante brucatura dell’erba prima della monticatura del bestiame". Nel 2023 ammontano a 180mila euro le risorse stanziate da Palazzo Muzio per garantire un indennizzo agli agricoltori. F.D’E.
CronacaL’esperto: mais e frutteti i più colpiti