Le opere di Tagliaferri Quando l’arte si fa inclusiva

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Arte e inclusione con le opere dello scultore non vedente Felice Tagliaferri che anticipano l’arrivo di un Percorso al Buio. Dal 12 gennaio al 25 giugno, il Museo Diocesano di Brescia ospita la personale di Tagliaferri, artista cesenate che si distingue nel panorama contemporaneo italiano e internazionale per la potenza espressiva delle sue opere figurative create nel marmo, attraverso la sapiente manipolazione tattile del materiale, con iconografie legate al mondo religioso e descrittive della fragilità umana. Le mani dello scultore traducono nel marmo ciò che gli occhi non vedono conferendo ai lavori – generalmente a grandezza naturale o di dimensioni poco più ridotte - una restituzione del dato reale talmente precisa che l’unico modo per interiorizzarle e comprenderle è proprio attraverso l’esperienza tattile. Al Diocesano, in particolare, Tagliaferri proporrà il Cristo riVelato (2010), realizzato su modello dell’opera di Giuseppe Sanmartino, la Pietà ribaltata (2020) ispirata alla Pietà di Michelangelo nella basilica di San Pietro in Vaticano, dove è il figlio che tiene tra le braccia la madre esausta. Ci sarà, inoltre, la Sacra Famiglia con bambino fragile (2021) che vede la rivisitazione del soggetto con la presenza di un bimbo di circa 7 anni, con la Sindrome di Down. La rassegna è parte del Focus inclusività, un progetto di forte impatto sociale, realizzato in collaborazione con l’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti), per rendere il contesto museale un nuovo spazio dedicato all’accoglienza, attraverso iniziative come il Percorso al Buio, che da inizio 2023 sarà allestito in permanenza e realizzato in collaborazione con l’architetto Roberto Bertoli, insieme a UICI e Arte con Noi. Il percorso prevede installazioni dedicate alle persone non vedenti e una sala immersiva al buio, per un’esperienza sensoriale amplificata per ogni visitatore. Federica Pacella