Le dipendenti della banca ospitate con l’aiuto di Intesa

L’istituto di credito italiano si è mobilitato per accogliere in città 180 impiegate della controllata Pravex Bank, in una trentina di appartamenti del capoluogo

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di Michele Andreucci

Intesa San Paolo scende in campo nell’accoglienza dei dipendenti di Pravex Bank, la controllata del Gruppo che opera in Ucraina, che stanno fuggendo dalla guerra, e ha scelto Bergamo per ospitare i profughi in arrivo in Italia: sono 180, sui 234 che hanno già lasciato il paese, ad aver dato la loro disponibilità a venire nel nostro Paese ospiti in una trentina di appartamenti del capoluogo orobico di proprietà di Intesa San Paolo. I primi 59 sono arrivati giovedì notte, intorno alle 23, a Cologno al Serio, dove saranno ospitati per qualche giorno all’hotel La Muratella, il tempo necessario per sbrigare le pratiche amministrative e sanitarie. Per queste persone l’istituto di credito ha messo in moto una macchina organizzativa complessa, in collaborazione con la Caritas, che in prima battuta ha contribuito a trovare gli spazi per la prima accoglienza e ad affiancare i profughi nel disbrigo delle formalità burocratiche. Il 4 aprile è previsto il loro trasferimento a Bergamo, dove Intesa san Paolo provvederà a garantire tutti i servizi necessari per il loro soggiorno, compresa la possibilità di tornare a lavorare dall’Italia. "Stiamo parlando - spiega Marco Rottigni, responsabile della Divisione International Subsidiary Banks di Intesa San Paolo - di 20 nuclei familiari arrivati da Bratislava, dove nelle scorse settimane abbiamo allestito un hub di accoglienza per i nostri colleghi in fuga dall’Ucraina. È un segnale forte quello che è partito dalla banca, e in particolare dai 21mila colleghi che operano nella mia divisione nei Paesi in cui il Gruppo è presente".

Prosegue Rottigni: "Si tratta perlopiù di colleghe donne, che in Ucraina rappresentano la maggioranza della popolazione lavorativa, insieme ai loro figli e in qualche caso anche ai genitori. L’idea è quella di concentrare tutti in un’unica città anche per provare a ricreare un ambiente favorevole. Non solo. Vogliamo restare vicini a questi colleghi e dare loro anche una possibilità di tornare a lavorare. Fanno parte della grande famiglia di Intesa San Paolo e per questo abbiamo il dovere non solo di assisterli dal punto di vista umanitario, ma anche di creare loro le condizioni per un futuro sostenibile". "Presto - conclude Rottigni - saremo in grado di fornire ai nostro colleghi arrivati a Bergamo una trentina di postazioni, che stiamo già provvedendo ad allestire nei locali di proprietà della banca". Intesa San Paolo, attraverso Pravex Bank, è l’unica banca italiana presente in Ucraina con 45 filiali e 780 dipendenti.

Una ventina di queste sono tutt’ora aperte, le altre sono state invece costrette a chiudere, molte perché hanno subito dei danni.