L’architetto del Futurismo. Le “visioni“ di Sant’Elia e il filo rosso con Vienna

L’artista comasco ispirato dal movimento in voga nella capitale viennese. La Pinacoteca Civica ripercorre gli anni dal 1906 al 1912 trascorsi a Brera . .

L’architetto del Futurismo. Le “visioni“ di Sant’Elia e il filo rosso con Vienna

L’architetto del Futurismo. Le “visioni“ di Sant’Elia e il filo rosso con Vienna

Un accordo triennale per la valorizzazione delle opere e dei materiali su Antonio Sant’Elia, siglato dai Musei Civici di Como e l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, che coinvolge la Scuola di Comunicazione e Valorizzazione del patrimonio artisti, e passa attraverso il progetto didattico "Documentare, valorizzare: tra ricerca e progettazione digitale". I Musei Civici di Como conservano infatti, presso la Pinacoteca Civica, la più vasta e importante collezione di disegni dell’architetto futurista comasco Antonio Sant’Elia. Sono 182 disegni inventariati, digitalizzati e conservati all’archivio di architettura della Pinacoteca, in Palazzo Volpi. Si tratta della più importante raccolta al mondo sull’architetto comasco, che necessita di continui e ulteriori studi e approfondimenti, oltre che di nuove forme di valorizzazione attualizzati, anche in base agli sviluppi della museologia e museografia contemporanea. In questo modo, "si riporterà una nuova attenzione sui magnifici disegni di Sant’Elia conservati nella Pinacoteca".

In particolare si lavorerà su un progetto di ricerca che riguarderà Sant’Elia e gli anni di Brera, tra Secessione e Futurismo, dal 1906 al 1912, che ha come oggetto di indagine la fase pre-futurista di Antonio Sant’Elia, con particolare attenzione agli anni della sua formazione fino ad oggi poco approfonditi: per esempio, il rapporto con la Secessione viennese che invece è come un fil rouge che ispira la visione e connette tutte le opere di Sant’Elia.

Più in generale, la convenzione prevede diverse importanti attività: il coinvolgimento di docenti per seminari e consulenze scientifiche, possibili restauri in collaborazione con il laboratorio di restauro dell’Accademia e l’aggiornamento o revisione delle informazioni storico-artistiche anche per implementare il sito, ma anche il ripensamento dell’allestimento in Pinacoteca per valorizzare disegni e materiale. Inoltre l’organizzazione di mostre, seminari, eventi, momenti di presentazione e divulgazione dei risultati ottenuti, e la relazione con altre istituzioni, fondazioni, musei. Gli accordi tra musei e università sono infatti essenziali per il confronto e lo sviluppo di progettazioni di qualità che coinvolgano gli studenti. Paola Pioppi