
MORBEGNO (Sondrio)
Taglio del nastro ieri a Morbegno al nuovo laboratorio del corso di Bioedilizia di Enaip e scopertura della targa, da parte di Max Fortini, all’autofficina intitolata al figlio 17enne Sebastian (Seba per i compagni di scuola e gli amici), morto in un incidente di motocross in allenamento: "Prossimo obiettivo la pista o le piste in sicurezza in Valtellina".
"L’opera è costata 250mila euro - spiega il direttore Giovanni Colombo - finanziata dalla Provincia e in parte da Enaip, su terreno concesso dal Comune. Costruita, in 6 mesi, nell’ottica della bioedilizia da imprese valtellinesi di Simone Sandrini e Rainoldi Legnami". "Un’operazione pionieristica - sottolinea Alessandro Tarpini, direttore generale della Fondazione Enaip - è il coronamento di un sogno. Primo esempio del genere in Lombardia, secondo in Italia dopo Trento. Le case realizzate con sistemi di bioedilizia rispondono pure a esigenze legate all’emergenza climatica. E ora stiamo ragionando alla realizzazione, sempre a Morbegno, di un Polo del manifatturiero, così i ragazzi possono formarsi in Valle e lavorare qui".
E l’assessore regionale Massimo Sertori: "La Provincia ha avuto le risorse, grazie ai fondi del demanio idrico dopo tante battaglie. Si pensi che la Lombardia produce il 25% dell’energia idroelettrica e solo Valtellina e Valchiavenna il 1213%. Le scuole professionali sono fondamentali e le aziende fanno grande fatica a trovare manodopera specializzata". Come ha detto Gionni Gritti, al vertice Confartigianato: "È l’auspicio delle imprese avere il personale necessario. Dobbiamo creare figure professionali per un mondo del lavoro diverso. E in grado, a loro volta, di generare nuove imprese". Soddisfatto il sindaco Alberto Gavazzi: "Morbegno è felice di avere contribuito a questa offerta formativa. C’è tantissimo bisogno, ragazzi, di ciò che andrete a fare". "È stata una brillantissima idea questa realizzazione - aggiunge Andrea Ruggeri, vicepresidente della Provincia -. Investire sugli operatori del legno è il “tesoretto“ del territorio". "Date il massimo nella preparazione - auspica il prefetto Saolvatore Pasquariello - per il lavoro che vi aspetta in futuro". Alan Vaninetti, sindaco di Cosio Valtellino e n.1 del Bim: "Un luogo idoneo per favorire la formazione". I complimenti sono giunti anche dal dirigente scolastico provinciale, Fabio Molinari, per tramite il collaboratore Domenico Longobardi: "Penso anche all’intitolazione dell’autofficicina a Sebastian. Il suo ricordo continua a vivere in chi c’è". "Legalità e studio servono ai giovani a stare lontani dalle brutte compagnie. Questa struttura aiuta a qualificare al meglio la società", ha detto il tenente colonnello Marco Piras, comandante provinciale dei carabinieri. Michele Pusterla