A volte nelle tragedie sboccia un fiore o, come in questo caso, l’amore. È la storia dei due vigili del fuoco, Massimiliano e Alice, che, nei giorni scorsi, sono convolati a nozze coronando il sogno di una vita e promettendosi amore eterno. Un’intesa sbocciata a margine di una delle pagine più tragiche degli ultimi anni, il crollo del ponte Morandi di Genova, il 14 agosto del 2018, che provocò la morte di 43 persone. Quando succedono eventi catastrofici come questo i primi a intervenire sono i vigili del fuoco. E così è stato anche quella volta. Sul posto sono stati chiamati a intervenire, tra centinaia di colleghi, Massimiliano Durante, 45 anni, piemontese, e Alice Triulzi, 39, di Madesimo in Valchiavenna. Entrambi effettivi del corpo nazionale, per ore hanno lavorato alacremente nell’alveo del Polcevera per rimuovere i detriti del ponte crollato e cercare eventuali sopravvissuti. "Io e Alice ci siamo conosciuti il 14 agosto sotto ciò che rimaneva del ponte Morandi – spiega Massimiliano –. Ci siamo trovati proprio nel torrente: io ero col nucleo Usar (Urban Search And Rescue) di Torino e lei con il nucleo cinofilo della Lombardia".
Lì, dopo un lavoro frenetico alla ricerca di qualche sopravvissuto, i cuori di Massimiliano
e Alice hanno incominciato a battere insieme: scocca la scintilla, i due si conoscono, si danno appuntamento e, malgrado la distanza, il loro amore cresce. "Abbiamo iniziato a frequentarci qualche mese dopo, nonostante la distanza tra Torino e la Valchiavenna – raccontano i novelli sposi –. I classici amori a distanza". Dopo due anni, Alice termina a Roma i 7 mesi di corso di formazione come Vdf permanente. "Lì abbiamo deciso di convivere in Valsusa". Il 13 settembre il matrimonio a Villar Dora, con gli sposi in divisa, quella da vigili del fuoco. Le fedi? Le ha portate Lexie, il cane di Alice, parte del nucleo cinofilo in Piemonte.
Fulvio D’Eri