La sfida dual moguls sulla pista da campioni

L’11 febbraio in Valmalenco la tappa di Coppa del Mondo della specialità. Al comprensorio del Palù prove tecniche per le Olimpiadi Milano-Cortina

Migration

di Fulvio D’Eri

La Valmalenco organizza una tappa di Coppa del Mondo di dual moguls strizzando l’occhio alle Olimpiadi. Presentazione in grande stile ieri mattina al Belvedere di Palazzo Lombardia per le gare malenche di dual moguls, specialità nota nell’ambiente come quella delle “gobbe“, che farà il suo debutto ufficiale alle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 (medaglie assegnate nelle gare programmate a Livigno). E proprio in prospettiva olimpica il comprensorio della Valmalenco, già rodato da anni di esperienza nel freestyle, potrà avere un ruolo attivo, ospitando alcune squadre per gli allenamenti. L’11 febbraio sulla pista del comprensorio del Palù si terrà una doppia gara dagli altissimi contenuti tecnici, come ha ricordato ieri il direttore di gara della Fis Andrea Rinaldi.

"La pista della Valmalenco è bellissima e particolarmente difficile – ha detto Rinaldi –, molto simile a quella che nel 2026 troveremo a Livigno, quando questa disciplina farà il suo debutto alle Olimpiadi. Qui in Valmalenco molte squadre potranno venire ad allenarsi. Alcune lo faranno anche dopo la tappa di Coppa del Mondo di febbraio, prepareranno lì i mondiali. Quando gli atleti sanno di dover gareggiare in Valmalenco sono felici, si sentono a casa, accolti a braccia aperte da tutta una vallata".

Due buone notizie per la Valmalenco, in chiave turistica. "Ringrazio Fis e Fisi (presente il presidente italiano Roda, ndr) per la fiducia accordataci per queste importanti gare – ha detto Franco Vismara, ad di Fab (Funivie Al Bernina) – e Regione Lombardia che ci supporta sempre e negli anni ha investito tantissimo sulla Valmalenco e sulle altre stazioni turistiche lombarde. Questa è una grande vetrina per noi e per la Valtellina, un modo di promuovere il turismo e le eccellenze del territorio".

A promuovere la Valmalenco c’era anche il valtellinese Massimo Sertori: "L’organizzazione della Valmalenco, per quel che concerne le manifestazioni di freestyle, è iper collaudata e ci ha fatto sempre fare ottima figura in campo nazionale e internazionale – ha ribadito Sertori –. Questo evento in Valmalenco dimostra come le Olimpiadi del 2026, evento unico per la promozione turistica, oltre alle cosiddette Venues, le località che ospiteranno gli eventi, coinvolgeranno anche le altre località turistiche valtellinese e lombarde, per allenamenti e quanto altro dei partecipanti. Noi abbiamo sempre sostenuto i comprensori sciistici, anche in questi ultimi anni in cui ci sono state delle criticità causate prima dal Covid (con la chiusura degli impianti e una riapertura a singhiozzo, ndr) e poi dall’aumento dei costi energetici".