La Madonna del Latte è tornata. Diecimila appassionati in visita

La Madonna del Latte è tornata. Diecimila appassionati in visita
La Madonna del Latte è tornata. Diecimila appassionati in visita

Diecimila visitatori, un mese di mostra gratuita, un centinaio di volontari e gli studenti di una cinquantina di classi delle scuole locali. È il bilancio del ritorno a casa della Madonna del Latte, un olio su tela di 59x39 centimetri dipinto attorno al 1505 da Marco d’Oggiono, vissuto tra il 1470 e il 1524, uno degli allievi prediletti di Leonardo da Vinci.

Per la prima volta l’opera d’arte ha lasciato la Pinacoteca Ambrosiana, dove è custodita fin dal 1618, almeno prima e dopo che venisse rubata nel 1951 per essere poi ritrovata nel 2021, e quindi esposta nella sala consiliare nel paese d’origine del suo autore per celebrare i cinque secoli dalla sua morte. "Fin da quando è nata l’idea, siamo sempre stati convinti che organizzare un viaggio de La Madonna del Latte verso Oggiono si sarebbe dimostrato un progetto di alto valore culturale, apprezzato dal territorio – sottolinea Maurizio Lupi, presidente della Fondazione Costruiamo il Futuro, che ha organizzato l’iniziativa – Era però difficile aspettarsi una risposta del genere: oltre 300 persone al giorno hanno visionato l’opera, un numero straordinario per una mostra con un’unica protagonista".

Le Madonne del Latte sono icone di una fede popolare e vissuta, della maternità terrena e divina ad un tempo. Una madre che allatta al seno la propria creatura è l’immagine stessa della tenerezza. In ogni epoca e a maggior ragione nel mondo cristiano, che basa il suo credo su un Dio che si è fatto uomo per amore.

D.D.S.