La cittadina emerita. Il Ligari d’argento a Gemma Simonini infermiera e volontaria

Sondrio, vanta 21 anni di attività ospedaliera nel capoluogo. Fa parte della Caritas da sette lustri. Si occupa delle famiglie. in difficoltà e degli immigrati anche con il progetto Betlemme.

La cittadina emerita. Il Ligari d’argento a Gemma Simonini infermiera e volontaria

La cittadina emerita. Il Ligari d’argento a Gemma Simonini infermiera e volontaria

Il Ligari d’Argento 2023 va a Gemma Simonini. Nel pomeriggio di ieri, nel corso di una cerimonia pubblica tenutasi nella Sala consiglio di Palazzo Pretorio, il sindaco Marco Scaramellini, con l’assessore alla Cultura, Educazione e Istruzione Marcella Fratta e gli ex sindaci componenti della Commissione (Alberto Frizziero, Bianca Bianchini e Alcide Molteni), hanno premiato Simonini con la targa d’argento con l’incisione di un disegno del grande pittore.

Gemma Simonini, infermiera professionale fino alla pensione e volontaria da sempre ha vinto quindi il Ligari 2023. Il premio è stato assegnato con la seguente motivazione. "Nata a Ponte Valtellina il 13 dicembre 1945, residente a Sondrio, è sposata ed è nonna. Dopo 21 anni di attività ospedaliera, infermiera di sala operatoria, presso l’ospedale civile di Sondrio, ha lavorato alla Casa di riposo di Ponte in Valtellina. Ha iniziato la sua l’attività di volontariato presso la Parrocchia dei S.S. Gervasio e Protasio di Sondrio dove si occupa ancora oggi dell’assistenza ai numerosi parroci che nel frattempo si sono susseguiti e della pulizia della chiesa stessa. È volontaria della Caritas cittadina da circa 35 anni, si occupa della gestione delle famiglie in difficoltà e dell’assistenza degli immigrati, con o senza permesso di soggiorno. Per otto anni è stata corresponsabile, con il marito, della Casa di prima accoglienza. È proprio grazie a lei che è stato realizzato il Centro di prima accoglienza per rispondere ai bisogni che erano presenti in città". È stata consigliere comunale per quattro legislature, dal 1994 al 2018. Da citare il suo impegno nel "Progetto Betlemme", per ospitare di notte alcune persone costrette a dormire per strada. Fulvio D’Eri