DANIELE DE SALVO
Cronaca

La Casa dell’autonomia in memoria di Ennio Doris

Taglio del nastro al centro di accoglienza per “ragazzi difficili” di Valmadrera che ricorda il banchiere. I giovani sono seguiti dalla coop Cascina don Guanella

di Daniele De Salvo

Una "Casa dell’autonomia", dove gli ex "ragazzi difficili" seguiti dagli educatori della coop Cascina don Guanella di Valmadrera imparano a cavarsela da soli. Il taglio del nastro tricolore è in programma questa mattina: rappresenta il punto di arrivo del difficile e sofferto cammino di emancipazione di giovani a rischio diventati maggiorenni e nello stesso tempo un punto di partenza per una vera integrazione sociale.

La casa è dedicata al cavaliere Ennio Doris, il fondatore di Banca Mediolanum scomparso lo scorso 24 novembre all’età di 84 anni, a cui si deve anche Fondazione Mediolanum.

Il progetto è stato infatti realizzato a tempo di record grazie ai fondi arrivati proprio dalla Fondazione, ora presieduta da Sara Doris, figlia di Ennio, di cui ha raccolta l’eredità morale.

"Papà ci ha trasmesso il desiderio di restituire a chi ha bisogno ed è meno fortunato il privilegio che noi abbiamo ricevuto in termini di salute, lavoro, un’azienda grazie al cielo di successo – spiega Sara -. Ci ha insegnato ad allargare lo sguardo a chi c’è attorno a noi".

Ennio Doris conosceva don Agostino Frasson, il presidente e rappresentante legale di Cascina don Guanella di cui è l’artefice, erano diventati amici: "Nel 2018 abbiamo sostenuto il progetto di agricoltura sociale di Cascina don Guanella che con i semi piantati che crescono in fondo è una sorta di metafora della vita; nel 2019 di un laboratorio per la trasformazione dei prodotti coltivati; oggi la "Casa dell’autonomia" - prosegue Sara -. Papà ci ha insegnato che quanto regaliamo ci torna indietro 100 volte tanto in vari modi". Complessivamente Fondazione Mediolanum ha contribuito con quasi 400mila euro a Cascina don Guanella. A presentare don Agostino e la "sua" Cascina don Guanella a Ennio e Sara Doris è stato un family banker di Banca Mediolanum, che per primo si è impegnato personalmente raccogliere fondi per il progetto di Valmadrera. "Spesso sono proprio i nostri family banker che condividono i nostri stessi valori e i valori di papà a portarci a conoscenza di realtà locali che hanno bisogno, mettendosi in giorno personalmente", racconta Sara. Ci sarà anche lui oggi accanto a lei, a Giovanni Pirovano presidente di Banca Mediolanum, a Virginio Stragliotto segretario generale di Fondazione Mediolanum, al sindaco Antonio Rusconi e ai vertici della Congregazione Opera don Guanella, oltre naturalmente a don Agostino, che con Ennio condivideva tra il resto pure la grande passione per il ciclismo.