
Così si presentava viale Cappuccini con gli ippocastani
Tirano (Sondrio), 14 luglio 2024 – L’abbattimento degli ippocastani di via dei Cappuccini a Tirano, annunciato peraltro da mesi, sta facendo discutere ma è il frutto di un piano ben preciso, basato anche su salute e sicurezza della popolazione, impostato dall’amministrazione comunale precedente. Certo, ritrovarsi da un giorno all’altro con una parte di un’arteria cittadina priva di alberi può essere choccante, per qualche cittadino, ma a volte certe decisioni, all’apparenza drastiche, sono necessarie. "La scelta di abbattere gli ippocastani non è stata fatta a cuore leggero ma è stata necessarie per garantire sicurezza alla cittadinanza (più di una volta dopo un temporale questi alberi resi "deboli" da precedenti trattamenti sono caduti) e poi per una scelta ben precisa partita anni fa, quella di non usare più prodotti fitosanitari per la manutenzione dell’arredo verde urbano. Una scelta magari impopolare ma coraggiosa, perché la salute viene prima di tutto e i prodotti chimici, usati spesso per queste operazioni, non sono di certo salutari… Tirano, città rinascimentale, è un’area urbana verde, molto più di Sondrio per esempio e noi abbiamo scelto di tenere questo verde ma di farlo in modo naturale".
L’ex sindaco Spada ringrazia poi il suo assessore all’ambiente Stefano Portovenero, il quale in un post su facebook ha inteso spiegare questa scelta… "fondamentale per garantire sicurezza e migliorare la qualità e il decoro urbano di una via centrale di Tirano". Ecco il perché della scelta di abbattere gli ippocastani. "Capisco il dispiacere nel vedere un viale… completamente senza alberi da un giorno all’altro. È naturale che ci sia preoccupazione e che qualcuno possa gridare allo scempio ambientale. Tuttavia, è importante chiarire una volta in più le ragioni dietro questa decisione. Gli ippocastani, nonostante le chiome apparissero in questo periodo rigogliose, erano ormai compromessi e rappresentavano un serio rischio per la sicurezza pubblica. La scelta di sostituirli non è stata presa a cuor leggero, sebbene non fossero secolari o sotto tutela, ma era l’unica soluzione possibile per il bene della comunità… Gli aceri campestri scelti sono più adatti all’attuale contesto urbano e più resilienti rispetto ai cambiamenti climatici. Questi nuovi alberi cresceranno sani e forti, se fin da subito ben curati, e offriranno a noi e alle generazioni future tutti i benefici di un viale alberato bello e in condizioni di sicurezza".