
Il mondo valtellinese della scuola si è ritrovato ieri in videoconferenza per fare il punto della situazione all’indomani della pubblicazione del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio e dell’Ordinanza Regionale numero 620 e stabilire, insieme, il modus operandi all’interno degli istituti scolastici anche in materia di lezioni in presenza e a distanza. In "cabina di regia" il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale Fabio Molinari, fautore dell’incontro. Come disposto dalle linee ministeriali l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi all’infanzia continuerà a svolgersi in presenza. Sulla base delle singole criticità, le istituzioni scolastiche secondarie di II grado, potranno invece adottare forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata che rimane complementare alla didattica in presenza. "Al fine di alleggerire il carico dei mezzi pubblici, i singoli Istituti superiori hanno facoltà di gestire in autonomia l’alternanza fra le lezioni in presenza e quelle a distanza – ha sottolineato il Dirigente UST Fabio Molinari –. Alcuni dirigenti scolastici si sono mossi con anticipo, deliberando un piano ad hoc per avviare una modalità di didattica mista".
Un grosso problema in Valtellina è quello riguardante i paventati ingressi scaglionati. "Per le nostre scuole e per la particolare conformazione del territorio, al momento, è assolutamente impraticabile l’ingresso degli studenti a partire dalle 9. Si rischierebbe che i ragazzi, arrivando coi mezzi molto prima (anche un’ora e mezza prima ndr), si ritroverebbero poi a "vagabondare" in attesa dell’inizio delle lezioni. Sono certo che gli Istituti saranno in grado di garantire la sicurezza di tutti sulla base di ingressi e uscite differenziati senza dover ricorrere ad una drastica modifica degli orari". Sulla stessa lunghezza d’onda il direttore dell’Agenzia per il TPL del bacino di Sondrio, Maria Cristina Carmeli. "Gli orari del TPL in Provincia di Sondrio sono strutturati in modo tale da garantire numerosi collegamenti nelle fasce orarie di punta e un livello di servizio decisamente più basso, talora con veri e propri "buchi", nelle fasce orarie di morbida. Al contrario di quanto si registra nelle città di dimensioni medio-grandi, uno spostamento alle 9 dell’orario di inizio delle lezioni comporterebbe uno sforzo importante per le aziende". F.D’E.