In piazza per la sanità pubblica: "Dalla provincia di Sondrio 120 milioni l’anno ai privati"

Il Pd sabato raccoglierà firme a sostegno di un progetto di legge d’iniziativa popolare . I promotori: "La salute diritto di tutti, anche di aree periferiche come le nostre".

In piazza per la sanità pubblica: "Dalla provincia di Sondrio 120 milioni l’anno ai privati"

In piazza per la sanità pubblica: "Dalla provincia di Sondrio 120 milioni l’anno ai privati"

Il Pd provinciale scende in piazza sabato per chiedere la realizzazione di un progetto di legge d’iniziativa popolare per cambiare la sanità lombarda. "Vuoi farti curare? Paga!". I cittadini lombardi se lo sentono ripetere da troppo tempo.

"Le liste d’attesa sono la mortificazione del diritto alla salute. Non abbiamo bisogno di tempi d’attesa infiniti per visite ed esami nonché barriere d’accesso insormontabili, ma di una profonda ricostruzione della sanità, innanzitutto di quella pubblica". Proprio per questo la Federazione provinciale del Pd di Sondrio sabato sarà nelle piazze della provincia per raccogliere le firme a sostegno di un progetto di legge regionale d’iniziativa popolare che sancisca i principi fondamentali su cui ricostruire un nuovo servizio sociosanitario lombardo pubblico, efficiente e universalistico. "Per colpa di una politica sanitaria regionale fallimentare, in Lombardia sono in continuo aumento le persone che rinunciano alle cure o sono costrette a pagare di tasca propria visite ed esami, a causa di tempi d’attesa inaccettabili che compromettono le possibilità di cura – dice il segretario del Pd di Sondrio Michele Iannotti – I lombardi spendono 7 miliardi l’anno per curarsi in strutture private, i cittadini della provincia di Sondrio 120 milioni. La situazione non è più tollerabile, la salute è un diritto per tutti".

"Nel progetto di legge sono contenute proposte che dettano princìpi e indirizzi volti a garantire un servizio sanitario universale, disponibile per tutti – dice Marco Tam, responsabile del Forum sanità del Pd valtellinese – anche nelle aree montane e meno popolate come le nostre, che superi le diseguaglianze nella cura grazie alla partecipazione e valorizzazione di tutte le figure professionali, con la compartecipazione dei Comuni alla programmazione e alla verifica dei risultati".

Il Pd chiede quindi un servizio sanitario "che rimetta i cittadini e i loro bisogni al centro, garantendo risorse economiche adeguate che permettano a territori periferici come il nostro di attrarre personale e garantire cure adeguate".

Fulvio D’Eri