La Corte è stata chiamata ad esprimersi (per la questione di legittimità costituzionale sollevata dal magistrato di sorveglianza di Spoleto) sull’articolo 18 della legge 354 del 1975, "nella parte in cui non prevede che alla persona detenuta sia consentito, quando non ostino ragioni di sicurezza, svolgere colloqui intimi a tutela dell’affettività, senza il controllo a vista del personale di custodia".
CronacaIl quesito posto dalla Sorveglianza