Il nuovo regolamento agita il mondo della pesca

Sondrio, i vertici dell’Ups rispondono agli appassionati valtellinesi che contestavano il cambio di normative in corso di approvazione

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I vertici dell’Unione Pesca Sportiva di Sondrio rispondono a quel gruppo di pescatori che, nei giorni scorsi, aveva contestato la bozza di regolamento. Un regolamento che, secondo le doglianze, non troverebbe riscontri in nessun’altro approvato in Lombardia e che potrebbe limitare tutte le attività di pesca di migliaia di associati.

"Riteniamo importante puntualizzare alcuni concetti – ci dicono i vertici UPS -. Per quanto riguarda torrenti e laghi alpini, la pesca rimane quella di sempre. Semplicemente la nuova carta ittica di prossima approvazione ha individuato 2 zone degne di maggior tutela che per questo motivo saranno destinate alla pesca con esche artificiali. Stiamo parlando del tratto terminale del Mallero e del suo ingresso in Adda, e del tratto in prossimità dello sbarramento di Ardenno a scendere fino al ponte della nuova statale 38. Per una lunghezza complessiva di entrambi i tratti per un totale di circa 2,5 km. Al di fuori di questi due segmenti, la pesca su Adda e Mera rimane invariata, con la sola differenza che il numero di trote Fario trattenibili in Adda è stato portato da 5 a 3. Anche i laterali continueranno a essere ripopolati con il novellame prodotto nei nostri centri ittiogenici e lì il regolamento rimane invariato anche nel numero dei capi trattenibili". Le novità ci sono. "Il vero cambiamento riguarda la gestione delle semine di pronta pesca, che non saranno più 3 a stagione e distribuite senza soluzione di continuità lungo i corsi di Adda e Mera, ma una ogni due settimane nelle traverse di Ardenno e Lovero in Valtellina e a Villa di Chiavenna, Prestone, Isola e Madesimo in Valchiavenna.

Oltre ad alcuni tratti limitati. Da notare che il quantitativo del pronta pesca rimarrà invariato rispetto al passato, cambierà solo l’ubicazione dei tratti di fondovalle (i bacini in quota in cui verranno fatte le immissioni del pesce adulto sono gli stessi degli anni passati). I laghetti alpini non saranno interessati, ovviamente, dall’immissione del pesce adulto ma continueranno ad essere ripopolati con il materiale ittico prodotto dai nostri centri come negli anni scorsi. Riteniamo assolutamente ingiustificate tutte quelle reazioni che parlano di una gestione antidemocratica e discriminatoria. A conti fatti, al di là delle semine e di quei 2,5 km di fiume sui tratti terminali di Masino e Mallero, la pesca nelle acque della provincia di Sondrio continuerà ad essere quella di sempre". Ecco le date di apertura della stagione 2022. Il 20 marzo ci sarà l’apertura generale della pesca, il l8 maggio l’apertura della pesca al temolo e il 5 giugno l’apertura della pesca nei laghi alpini e nei bacini artificiali. Fulvio D’Eri