
Alcuni ignoti hanno esposto diversi striscioni fuori dal cantiere dove sorgerà l’impianto sportivo.
Un mese fa circa i primi messaggi su Facebook, ora alcuni striscioni nei pressi del cantiere del centro sportivo di Vassalini (apparsi nella giornata di venerdì). A qualcuno, a Chiesa in Valmalenco, la struttura allestita nel centro sportivo malenco, due "tensostrutture" verdi che ospiteranno alcuni campi da padel, evidentemente non piace proprio. Il motivo? Si presume sia una questione di estetica, i tendoni non piacciono. Perché altrimenti dovremmo pensare che ce l’abbiano con la specialità sportiva del padel, una delle più in voga in Italia, una specie di tennis su un campo più piccolo (tanto per far capire ai neofiti ndri) che sta spopolando da Milano ad Aosta, da Palermo a Roma. Dappertutto. Una specialità che è ormai radicata tanto che la Federtennis ha aggiunto una P alla fine della sua sigla e si chiama ora Fitp (Federazione italiana tennis e padel). E che è ormai presente in tutti i circoli di tennis e in tutte le località turistiche. Attaccati pesantemente il sindaco di Chiesa in Valmalenco Renata Petrella (proprio alla vigilia della festa della donna), sia per la costruzione dei campi da Padel a Vassalini, sia per una questione relativa alla recente votazione dei vertici del Bim (che non avrebbe comunque cambiato l’esito), e l’assessore allo Sport del Comune malenco Emanuele De Luca, apostrofato con epiteti non proprio edificanti. "Non siamo la periferia di Sondrio…", un’altra accusa all’amministrazione. Il vicesindaco Andrea Parolini non si è salvato ed è stato apostrofato con due epiteti. La polemica intorno ai campi da padel continua. F.D’E.