BEATRICE RASPA
Cronaca

Ha assassinato la madre: "È altamente pericoloso"

Il giudice ha deciso che Ruben Andreoli deve rimanere in carcere: ha dato prova di uccidere in modo imprevedibile e senza scrupolo .

Ha assassinato la madre: "È altamente pericoloso"
Ha assassinato la madre: "È altamente pericoloso"

SIRMIONE (Brescia)

"Ruben Andreoli ha dimostrato la totale incapacità di inibire i propri istinti violenti e manifestato contro la genitrice un inaudito e crudele accanimento, scatenatosi per banali liti domestiche legate al fatto che la vittima si fosse rivolta in modo irrispettoso nei confronti della nuora e avesse gettato via le foto del matrimonio dei coniugi".

Lo scrive il gip Giulia Costantino nell’ordinanza di convalida del fermo del 45enne di Sirmione che, nella serata di venerdì, ha ucciso a calci e pugni la madre, Nerina Fontana, 72 anni, durante una lite degenerata in casa. Ieri Ruben Andreoli, magazziniere alla Franke di Peschiera del Garda (Verona) con la passione per i rally e il podismo, è comparso davanti al giudice e ha mantenuto la linea del silenzio.

"È sotto choc – spiega l’avvocato Matteo Raffaglio, che lo assiste – È una persona che non ha mai avuto problemi con la giustizia e non ha mai fatto male a nessuno". Eppure l’uomo, che dal 2010 viveva sotto lo stesso tetto con l’anziana madre malata e la moglie ucraina, ora risponde di omicidio aggravato dal legame parentale e dai futili motivi. E per il gip deve rimanere in carcere: "È altamente pericoloso per l’elevato rischio di ricaduta del reato, avendo dato prova della capacità di uccidere in modo del tutto imprevedibile e senza alcuno scrupolo", scrive il giudice dell’indagine preliminare.

Le carte permettono di riavvolgere il nastro della storia dell’orrore che ha sconvolto Colombare di Sirmione. Stando ai primi accertamenti dei carabinieri, a scatenare la violenza sarebbe stato il progetto di un viaggio di sola andata in Ucraina da parte di Andreoli e consorte. Un viaggio osteggiato da Nerina Fontana, che negli ultimi giorni avrebbe creato tensioni. La moglie del 45enne ha raccontato ai militari che la suocera non parlava più al figlio, gli aveva tolto la delega sul proprio conto in banca e aveva strappato le foto delle nozze.

Quella sera a trasformare Ruben Andreoli in una furia sarebbe stato un insulto alla nuora. Dopo avere dato un ceffone alla mamma, Andreoli l’ha massacrata di botte "colpendola ripetutamente e trascinandola il soggiorno dell’abitazione, strappandole i capelli, quindi, una volta che Fontana si era divincolata e aveva raggiunto la terrazza per chiedere aiuto, la raggiungeva, la gettava a terra e la colpiva alla testa e al busto. Poi, mentre lei si trovava stesa, aggrappandosi con entrambe le mani alla ringhiera della terrazza, le saltava sulla testa e sul busto a piedi uniti, infine le afferrava la testa e la sbatteva più volte con estrema violenza sul pavimento".