Grosio, troppi casi di contagio: "Le scuole non aprono"

La decisione del sindaco presa dopo uno screening effettuato fra studenti e insegnanti

Il sindaco Gian Antonio Pini

Il sindaco Gian Antonio Pini

Grosio (Sondrio) -  Il numero dei casi Covid 19 è molto alto in paese e quindi l’amministrazione comunale, a malincuore, ha deciso di chiudere le scuole. Decisione forte, fortissima, del sindaco di Grosio, Gian Antonio Pini che, dopo essersi consultato con il prefetto, ha preso la decisione di non aprire l’asilo, le scuole elementari e nemmeno le medie (limitatamente alla prima classe) a partire da ieri e fino a data da destinarsi. Un provvedimento che poggia su dati effettivi di contagio, così come riportato anche sul profilo Facebook del Comune di Grosio, e che è stato reso necessario da un’escalation di casi di Covid 19 verificatosi nel paese.

Ma andiamo con ordine e analizziamo i motivi per cui l’amministrazione comunale ha deciso di chiudere asilo e scuole, prendendo una decisione forse impopolare, ma dettata dal volere preservare la salute di tutti i grosini. Purtroppo, nell’ultima settimana, nel Comune della media Valle i casi di Covid 19 sono stati tanti con parecchi abitanti che sono stati ricoverati al Morelli di Sondalo. L’Amministrazione ha deciso di sottoporre, su base volontaria, i 500 alunni di asilo, elementari e medie ad uno screening attraverso un test salivale. Test al quale hanno aderito in 307, tra personale scolastico e alunni.

"La percentuale di positivi riscontrata nello screening che abbiamo proposto ad alunni e studenti – dice Piermartino Pini, vicesindaco di Grosio – è risultata superiore al dato nazionale e quindi abbiamo deciso, non a cuor leggero, di chiudere le scuole per salvaguardare la salute di tutti i cittadini. Allo screening hanno partecipato il 60% degli alunni e degli insegnanti, una percentuale discreta ma a non sufficiente a garantire una riapertura sicura delle scuole".