Gli utenti “chiamano“ la politica

I pendolari del Varesotto soffrono di convogli corti e poco capienti. La politica deve incentivare il trasporto pubblico per risolvere le criticità. 820.000 persone al giorno si spostano con Tpl, ma la Lombardia è la regione più inquinata d'Italia.

Gabriele

Moroni

Quotidianamente

i cittadini lombardi sono costretti

a viaggiare come sardine perché molte corse sono effettuate con convogli corti

o poco capienti. Parliamo

dei pendolari del Varesotto

e proviamo a suggerire qualche soluzione. Estensione dello Stibm (Sistema tariffario integrato bacino di Mobilità )

ai Comuni del Basso Varesotto e Alto Milanese. Potenziamento del trasporto pubblico, evitando di tagliare corse

ma implementandole. Potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria con nuovi apparati tecnologici per la circolazione. Adeguamento delle fermate

e stazioni con banchine

di un’altezza di 55 centimetri, come prevede lo standard europeo. Più sicurezza su treni e autobus, nelle stazioni

e nelle autostazioni. Migliorare le coincidenze degli autobus fuori dalle stazioni, evitando che partano prima dell’arrivo del treno. Si può dire che

le soluzioni per risolvere gran parte delle criticità esistono. Serve un maggiore impegno

da parte della politica

per incentivare il trasporto pubblico anziché disincentivarlo a favore

del mezzo privato. Nonostante le varie problematiche

che tormentano i pendolari,

si sta tornando ai livelli

pre pandemia, quando l’utenza media giornaliera era di circa 820.000 persone al giorno, che si spostavano il con Tpl (Trasporto pubblico lombardo). La Lombardia ha la maglia nera di regione più inquinata d’Italia. Chissà perché, nonostante questo triste primato,

si continuano a costruire

strade e autostrade a discapito

del verde pubblico.

Nicolò Miani

Arcisate (Varese)

Il nostro lettore “chiama“

la politica. Chissà quanti altri pendolari

lo dicono o quantomeno

lo pensano. È il “dialogo“

di sempre. Ma c’è vero dialogo?

mail: gabrielemoroni51@gmail.com