REDAZIONE SONDRIO

Chiavenna, ex primario di Ginecologia accusato di abusi sessuali su 18 pazienti: nuova condanna-bis

Pena leggermente più morbida per lo specialista finito in un’inchiesta della squadra mobile di Sondrio nel 2017. La Cassazione aveva annullato la sentenza del primo appello, ora arriva un giudizio molto simile

L'ingresso del palazzo di Giustizia di Milano

L'ingresso del palazzo di Giustizia di Milano

Chiavenna, 21 gennaio 2025 – Quattro mesi in meno rispetto alla precedente condanna-bis. Ma, de facto, il giudizio non cambia: oggi la Corte d’Appello di Milano ha nuovamente condannato Domenico Spellecchia, ex primario di Ginecologia e Ostetricia dell'ospedale di Chiavenna, accusato di violenza sessuale ai danni di 18 pazienti, in un’indagine condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Sondrio nel 2014.

La “nuova” pena

La Corte d'Appello di Milano lo ha condannato a 5 anni e 8 mesi di reclusione. Una sentenza che arriva dopo che la Cassazione aveva annullato quella precedente, sempre della Corte d'Appello, a 6 anni di reclusione.

I giudici romani, nell'ottobre del 2022, avevano deciso che il processo di secondo grado andava ricelebrato perché la condanna era viziata da errori procedurali. Così, si è tornati in aula e, al termine del processo d'appello, è arrivata, di nuovo, una condanna, seppur leggermente meno pesante rispetto a quella inflitta precedentemente.

L’annuncio di un nuovo ricorso

"Non è comunque ancora finita – afferma l'avvocato Lino Terranova che con il collega Guglielmo Gulotta, entrambi del Foro di Milano, assiste il dottor Spellecchia – Ovviamente ricorreremo ancora in Cassazione, vedremo se le motivazioni di questa nuova condanna soddisferanno i criteri previsti, o se, invece, anche in questo caso la sentenza verrà annullata".