Giacomelli silurato a Roma incassa la solidarietà dei colleghi

Sondrio, la sospensione del presidente valtellinese dall’Associazione invalidi continua a fare rumore

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di Michele Pusterla

Il caso di Emilio Giacomelli silurato a Roma dalla presidenza di Anmil a Sondrio continua a fare rumore.

"Lui viene eletto dal Consiglio nazionale a far parte dell’Esecutivo, il sottoscritto - ricorda Luigi Feliciani - viene nominato vicepresidente nazionale e un altro lombardo presidente del Patronato Anmil. È il novembre 2019. Altri otto lombardi vengono eletti nelle varie commissioni nazionali: praticamente un lombardo in ogni commissione. Cominciano, da parte di Giacomelli, alcune richieste ben precise durante le riunioni del comitato esecutivo (per i Comuni come fosse la Giunta), chiarimenti e delucidazioni sui bilanci. Senza mai ottenere risposte".

Si arriva al Consiglio nazionale del giugno 2021, quando alla votazione del bilancio Giacomelli vota contro e non solo lui dopo aver fatto una relazione e inserito ulteriori richieste ad oggi senza risposta ed il resto dei lombardi si astiene. Incomincia la “guerra ad Emilio e alla Lombardia”: Emilio si prende un primo deferimento (cartellino giallo) per aver usato toni duri ma non insultanti nei confronti del presidente nazionale e l’immediata sospensione preventiva, in attesa di giudizio, dai suoi incarichi, poi se ne prende un altro perchè presenzia ad un incontro regionale nel mese di settembre invitato da Feliciani che metteva al corrente tutti i consiglieri nazionali e regionali di quanto avvenuto. Al Consiglio nazionale di dicembre Emilio Giacomelli, Luigi Feliciani e il presidente del Patronato, sempre lombardo, venivano silurati dai loro incarichi nazionali.

"A fine febbraio - ricorda Feliciani - venivo deferito con ammonizione dal collegio giudicante dei probiviri e per Emilio scattava la sospensione di 6 mesi e la conseguente perdita di tutti gli incarichi fino al termine del mandato 20242025. Dopo questo deferimento per solidarietà ad Emilio, a me e al presidente del patronato tutti i consiglieri nazionali di Anmil Lombardia si dimettono dai propri incarichi ricoperti a livello nazionale".