REDAZIONE SONDRIO

Gestione frana di Gallivaggio, i complimenti dagli svizzeri

Gli elvetici solitamente parchi nei giudizi positivi sugli italiani stavolta hanno fatto un’eccezione

I complimenti per la gestione della frana del Gallivaggio questa volta sono arrivati addirittura dai “cugini” svizzeri che, di solito, sono parchi, a dir poco, quando si tratta di riconoscere qualche merito agli italiani. Stavolta, però, hanno fatto un’eccezione addirittura pubblicando i risultati di uno studio del Centro di monitoraggio geologico di Arpa Lombardia sulla prestigiosa rivista Geographica Helvetica. Prendendo in esame i franamenti avvenuti sulla parete di Gallivaggio nel maggio 2018 e a Cataeggio in Val Masino solo pochi mesi dopo, nel febbraio 2019, lo studio permette di affermare che a una condizione di pericolo sostanzialmente immutata da secoli in entrambe le aree, è viceversa corrisposta l’evoluzione di una differente condizione di rischio. In termini negativi a causa delle mutate condizioni urbanistiche e viabilistiche, in termini positivi grazie agli interventi di prevenzione e messa in sicurezza adottati.

Nel caso del Gallivaggio "la rete di monitoraggio ha preventivamente evidenziato l’incipiente franamento" permettendo così di evacuare per tempo l’area così da salvare le persone e le opere d’arte presenti nel santuario. "Su Gallivaggio e Cataeggio, negli ultimi trent’anni, sono stati complessivamente stanziati oltre 10 milioni di euro per interventi strutturali come la posa di reti paramassi e interventi di sicurezza – spiegano i geologi –. Il sistema di monitoraggio geologico attraverso sensori e georadar invece costerà 700mila euro in dieci anni". Insomma, con la frana si può convivere patto di ricordarsi sempre che "le attività e gli utilizzi del territorio dovranno essere pianificati in modo da risultare compatibili alla pericolosità presente".

Roberto Canali