MILLA PRANDELLI
Cronaca

Storico Ribelle, il consorzio cambia presidente per la prima volta: al vertice ora c’è Carlo Mazzoleni

A Gerola Alta il cambio di testimone tra i “ribelli” produttori del formaggio realizzato in sole mille forme all’anno

Carlo Mazzoleni è diventato il presidente dello Storico Ribelle

Carlo Mazzoleni è diventato il presidente dello Storico Ribelle

Gerola Alta (Sondrio) – I “ribelli” si sono incontrati e per la prima volta hanno cambiato il loro presidente. Paolo Ciapparelli, difatti, ha ceduto il posto a Carlo Mazzoleni. Il cambio del testimone è avvenuto domenica mattina a Gerola Alta, casa dello Storico Ribelle: formaggio eccelso, prodotto in sole 1.000 forme all’anno da dieci eroici produttori, che si sono mantenuti legati al territorio, alle tradizioni in quella che è davvero una forma di allevamento degna della grande storia agricola valtellinese.

Gerola vanta così un presidio Slow Food. "Abbiamo centrato uno dei grandi problemi del futuro quando ci siamo uniti – ha commentato l’ex presidente, perché abbiamo puntato sulla tradizione e non sui numeri. Abbiamo voluto legarci alla tradizione storica senza correre dietro all’industria. La nostra è una battaglia servita a dimostrare come i piccoli possano ancora farcela. La produzione dello Storico Ribelle è diventata una icona della biodiversità. Chi si interessa a fondo di queste cose ci ha preso come esempio”.

E Ciapparelli ha tutte le ragioni per sostenerlo. Perché ora la società nata nel 2003 in Valgerola è una realtà in positivo, una espressione di unione e solidarietà che si è concretizzata nel sostegno alla causa dello storico da parte di alcuni imprenditori locali ‘illuminati’. Essi hanno rischiato di tasca propria mossi dalla passione sincera per un prodotto, simbolo della loro terra, che stava scomparendo. Nel corso degli anni, ai soci fondatori se ne sono aggiunti altri che hanno condiviso soprattutto i valori incarnati dallo Storico Ribelle, permettendo alla Società di costituire il Centro del Bitto di Gerola Alta, con una Casèra di stagionatura vero e proprio fiore all’occhiello del territorio a cui oggi si aggiunge la nuova struttura di Morbegno, destinata a fare conoscere ancora più le attività dei ribelli.

“Conta quello che pensano fuori – ha sottolineato – il rispetto si merita e ce lo siamo meritato. Se cedevamo al nuovo andazzo dell’agricoltura, ovvero dare un calcio alla storia non avremmo avuto il consenso internazionale. Tutti i più grandi media internazionali sono stati da noi. Per vedere qualcosa di storico e culturale. La nostra difesa del pascolo e dell’erba ha anticipato di ben 20 anni quello che viene fatto oggi in merito al clima. Ognuno ha la sua battaglia. La nostra era difendere l’erba, il pascolo. E noi abbiamo iniziato due decadi fa”. All’esperienza di Ciapparelli, si sostituisce oggi la voglia di fare di Carlo Mazzoleni. “I produttori sono legati a questo prodotto che emoziona e che continuerà a farlo – spiega – continuerò a fare quello che facevo prima insieme al nostro presidente, seguendo i suoi e nostri principi, andando a consolidarci nel rispetto del nostro metodo di lavoro”.