REDAZIONE SONDRIO

Galleria di Ballabio più lunga?. Non ci sono né tempo né soldi

La proposta di prolungare la galleria della Lecco-Ballabio per evitare frane e allagamenti è stata respinta, causando ritardi nei lavori di messa in sicurezza dopo il crollo di roccia.

Galleria di Ballabio più lunga?. Non ci sono né tempo né soldi

Una frana a dicembre 2022 ha colpito la strada provinciale Lecco Ballabio all’altezza della galleria “Giulia”

È stata stroncata sul nascere la proposta di prolungare la galleria della nuova Lecco – Ballabio per proteggere automobilisti e camionisti da frane e allagamenti, e quindi da continue interruzioni per lavori di ripristino. A prolungarsi sono solo le tempistiche dei lavori di messa in sicurezza del versante da cui, il 9 dicembre 2022, sono crollati 2mila metri cubi e almeno 5mila tonnellate di roccia, che hanno travolto e interrotto per un mese appunto il Raccordo per la Valsassina della Statale 36, oltre ad in pieno nipote e zio di 24 e 66 anni, a bordo di un furgone, miracolosamente sopravvissuti allo smottamento. Avrebbero dovuto concludersi entro il 2023, poi a dicembre di quest’anno, invece non termineranno prima di febbraio, a causa di altri cedimenti e inondazioni e alla conseguente necessità di ulteriori interventi di ripristino. Eppure. "Trincerandosi dietro le rassicurazioni dei tecnici dell’Anas, che non metto certo in dubbio, in Regione è stata scartata la possibilità del prolungamento della galleria Giulia sulla Lecco-Ballabio", annuncia il consigliere regionale democratico lecchese Gianmario Fragomeli, fautore settimana scorsa della prosta di prolungamento. "Un errore – sentenzia il dem -. Anche se gli interventi previsti miglioreranno le condizioni attuali, non dobbiamo sottovalutare il problema, ovvero che una modesta frana potrebbe bloccare di nuovo un’arteria fondamentale sia per collegare la Valsassina alla città capoluogo, sia come alternativa alla Statale 36, anche in vista delle Olimpiadi". Dalla Regione tuttavia spiegano che prolungare il tunnel richiederebbe tempi ancora più lunghi e risorse che attualmente non sono previste. Meglio quindi procedere come da programma. Daniele De Salvo