REDAZIONE SONDRIO

Sondrio, i reati sono in calo ma l’allerta furti resta

Secondo il bilancio stilato dai carabinieri in provincia rimane anche la preoccupazione per i truffatori porta a porta di ALESSIA BERGAMINI

ll capitano Claudio de Leporini e il colonnello Paolo Ferrarese (National Press)

Sondrio, 14 gennaio 2016 - «Il 2015 è stato un anno intenso per quanto riguarda la nostra attività, che ci ha visti impegnati nel garantire l’ordine e la sicurezza pubblica, ma anche in attività di Polizia giudiziaria e nella sicurezza stradale». Il colonnello Paolo Ferrarese, comandante provinciale dei Carabinieri, riassume così l’anno di lavoro che lui e i suoi uomini si sono appena lasciati alle spalle. Un anno che ha fatto segnare un positivo calo dei reati in provincia: 3.677 contro i 4.021 del 2014. Trend che, sebbene minimo, riguarda anche i furti: passati da 1.514 del 2014 a 1.501 del 2015.

«Procediamo per la maggior parte dei reati commessi sul territorio», ha specificato Ferrarese, cha ha poi ricordato come a destare maggior preoccupazione fra la cittadinanza siano sempre e comunque i reati predatori. Furti e rapine, infatti, incidono maggiormente sulla percezione di sicurezza. Proprio alla luce di ciò, nel corso dell’anno passato, sono aumentati i controlli. «Il calo dei furti è dovuto all’intensificazione dei controlli e dei servizi di prevenzione. I servizi perlustrativi hanno visto un aumento del 5%», ha aggiunto il comandante, spiegando che i militari ai suoi ordini fanno il massimo per garantire una copertura del territorio il più possibile completa, nonostante la carenza dei mezzi. Da segnalare anche la fattiva collaborazione dei cittadini: «Non possiamo gioire perché di furti ce ne sono ancora - continua Ferrarese - ma c’è stato un miglioramento. Questo è dovuto al coordinamento fra i reparti del Comando, ma anche alla crescente sensibilità dei cittadini verso questo fenomeno che ha portato a numerose segnalazioni».

Utile anche l’incremento dei collegamenti degli impianti di allarme privati alla centrale operativa dei Carabinieri (I cittadini interessati possono richiedere informazioni direttamente al Comando provinciale). Intensa e impegnativa è stata anche l’attività di contrasto allo spaccio di sostanza stupefacenti che, nel corso del 2015, ha portato all’arresto di 38 persone, alla denuncia di 12 e alla segnalazione di oltre 200 consumatori. In questo ambito è emerso il fatto che in provincia di Sondrio non viene disdegnata la coltivazione diretta della marijuana; un fenomeno particolarmente diffuso in Alta Valle. Altro fatto che ha destato preoccupazione fra la cittadinanza è stata la presenza sul territorio di truffatori che si sono presentati alla porta delle vittime prescelte spacciandosi per Carabinieri. In un anno sono stati segnalati due casi a Chiavenna, uno a Tirano e uno a Sondrio. A tal proposito il comandanate provinciale ha rinnovato l’invito alla cittadinanza a non aprire mai la porta agli sconosciuti, ricordando che gli uomini dell’Arma non si presentano mai soli e in abiti borghesi.