DANIELE DE SALVO
Cronaca

Fuga e rientro in ospedale. Psichiatra torna in servizio

Dopo le dimissioni per le condizioni estreme in cui si trovava a lavorare viene reclutata come libera professionista nel dipartimento di Salute mentale.

Fuga e rientro in ospedale. Psichiatra torna in servizio

Fuga e rientro in ospedale. Psichiatra torna in servizio

È uscita dalla porta di ingresso principale, è stata supplicata di rientrare da quella secondaria. La dottoressa Sara Caparrelli, psichiatra di 52 anni, è stata reclutata come libera professionista tra le fila del dipartimento di Salute mentale dell’Asst di Lecco, dove ha già lavorato. Fino al 2020 è stata infatti strutturata al Servizio psichiatrico di diagnosi e cura dell’ospedale di Merate, salvo poi rassegnare le dimissioni, come praticamente uno ad uno quasi tutti i suoi colleghi, perché non ne poteva più di lavorare in condizioni estreme, tra organici all’osso, turni massacranti e svilimento professionale, tanto che il reparto è stato chiuso e non si sa nemmeno se e quando riaprirà. Per rimpiazzare lei e gli altri sono stati banditi diversi concorsi, ma all’appello non si è presentato nessun candidato, come capita spesso per la sanità pubblica ospedaliera lecchese. Ma mentre gli psichiatri fuggono e i diversi servizi e strutture restano sguarniti, i pazienti e i bisogni aumentano e con essi le liste d’attesa. Per metterci una pezza, i manager della sanità locale hanno dovuto ricorrere a gettonisti e chiedere all’ex dipendente di tornare a lavorare come libera professionista. Lei, per amore di pazienti e per prestare fede al giuramento di Ippocrate, ha accettato: fino al prossimo dicembre riprenderà servizio per minimo 10 ore a settimana, pagata 60 euro all’ora, per un compenso previsto per 4 mesi di 14.400 euro, lordi naturalmente, con contributi previdenziali, tasse e assicurazione a carico suo. Che sarebbe finita così lo avevano già previsto a luglio i sindacalisti della Cgil, che avevano paventato "come la mancata raccolta del bisogno di salute mentale da parte del pubblico possa trovare accoglimento nel privato". È un dejavù di quanto successo con gli anestesisti. Stesse situazione e soluzione per l’Oftalmologia dell’Oculistica, da dove sono scappati 4 oculisti su 5, compreso il primario: i prescelti sono il 57enne Marco Azzolini e la 48enne Elena Gaysina, al lavoro per massimo 24 ore a settimana per un impegno di spesa di 23mila euro, sempre lordi.