Fratelli d’Italia sulle ferrovie "La qualità non ci soddisfa"

"Abbiamo passato l’estate con la linea chiusa ma tutti i giorni c’è l’intoppo"

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Avanti di questo passo di certo non saliremo sul podio alle Olimpiadi 2026. È questa l’opinione del direttivo valtellinese di Fratelli d’Italia che commenta così le criticità sula viabilità emerse nell’ultimo periodo.

"Le cronache degli ultimi giorni - dicono Jonny Crosio (foto) e Nicola Osmetti membri del direttivo provinciale di Fratelli d’Italia - ci consegnano una situazione sul fronte delle infrastrutture e dei trasporti tutt’altro che rassicurante, perdipiù in vista delle prossime Olimpiadi invernali del 2026 che vedrà la nostra valle protagonista".

L’ultima tegola sul fronte infrastrutture è la chiusura parziale della Statale 36, a causa di un distacco di calcinacci dalla volta di una galleria. "Questo è l’ennesimo episodio che conferma la fragilità della superstrada sulla SS 36, l’arteria stradale prioritaria fra la provincia di Sondrio e Milano. La stessa che sarà interessata dalle Olimpiadi invernali del 2026. Il piano di manutenzione straordinaria sulla Statale 36, in modo particolare sulle gallerie, deve diventare operativo il prima possibile". Da Bormio gli fa eco Nicola Osmetti, responsabile del settore turismo di Fratelli d’Italia. "In questi giorni, in occasione del ponte d’Immacolata, stiamo registrato in tutta l’Alta Valle il tutto esaurito. Noi chiediamo che tutte le risorse disponibili vengano impiegate per rendere le nostre infrastrutture di collegamento, da Milano allo Stelvio, rispondenti alle esigenze del nostro turismo".

Ma è sul fronte ferrovia che Fratelli d’Italia punta il dito. A parlare è ancora Crosio. "La qualità del trasporto ferroviario non ci soddisfa come pure la gestione del servizio stesso. Abbiamo passato un’estate intera senza treni, con la ferrovia chiusa da Colico a Tirano. Riaperta a settembre, la linea Tirano – Milano registra quotidianamente disagi e pesanti ritardi, con una serie di problemi anche di carattere tecnico che rendono il viaggiare in treno disagevole. La cosa che rasenta il ridicolo è l’annuncio in pompa magna da parte di Trenord che sarà ripristinato per la stagione invernale il "Treno della neve", mentre nello stesso momento comunicano da RFI che in caso di nevicate le corse potranno subire un taglio fino al 50%. In sintesi, il treno della neve se nevica non c’è. Non è concepibile che, nel caso di "nevicate ordinarie", quindi non eccezionali, si possa pensare di tagliare metà delle corse".

F.D’E.