Emergenza incendi a Pedesina, il borgo “respira”: riapre la provinciale 7

Oggi dovrebbe essere riaperta la strada provinciale: "Appena dichiarato spento il rogo, iniziano i lavori di disgaggio dei massi"

L’assessore regionale con Acquistapace e Papini

L’assessore regionale con Acquistapace e Papini

La provinciale numero 7 della Valgerola, al momento, rimane percorribile con le tre finestre indicate un paio di giorni fa, ossia fra le 6.30-7.30, 12.30-13.30 e 18.30-19.30 in conseguenza del vasto incendio che, da sabato scorso, ha interessato circa quindici ettari di bosco nei territori di Pedesina e Rasura.

La situazione oggi è nettamente migliorata, ma le autorità non hanno ancora decretato che "il rogo è stato completamente spento".

“Lo potrà essere probabilmente nella giornata di oggi - annuncia Maurizio Papini, sindaco di Traona e consigliere provinciale con la delega alla Viabilità e ai Lavori pubblici -. Non appena lo sarà la Comunità Montana di Morbegno dovrebbe indicare l’impresa a cui verranno affidati i lavori di somma urgenza, consistenti nel disgaggio dei massi pericolanti sul versante della montagna e la posa delle barriere in new jersey per delimitare l’area dove potrebbero ancora rotolare a valle alcuni sassi”.

"A quel punto l’arteria potrà essere riaperta a senso unico alternato, con un restringimento della carreggiata e la gestione di un impianto semaforico. Si valuterà se renderla transitabile h24 o lasciarla tale soltanto di giorno, mentre nelle ore serali e notturne attivare un presidio, magari di addetti della Protezione Civile. In ogni caso dopo l’avvenuta esecuzione dei lavori di somma urgenza, per un costo approssimativo di circa 100mila euro resi disponibili con un finanziamento della Regione Lombardia attraverso l’Urt, l’Ufficio regionale territoriale, assicurato dall’assessore lombardo Massimo Sertori".

In un secondo momento, nel post emergenza, per garantire la riapertura completa e in piena sicurezza, si provvederà con una più ampia valutazione della situazione da parte dell’amministrazione provinciale, supportata dal geologo incaricato Fabrizio Bigiolli e dagli altri tecnici.

“Occorrerano, fra valutazione, studio dell’area e progettazione, alcuni mesi. Intanto, anche in questa difficile fase, abbiamo consentito ai residenti e ai turisti di ridurre al minimo i disagi. Un paio di giorni le scuole dei due paesi maggiormente interessati dall’evento sono rimaste chiuse, ma non ci sono stati problemi di approvvigionamento di viveri", aggiunge Papini.