
Confartigianato Sondrio investe nella formazione degli aspiranti ebanisti di Chiavenna e Tirano. In anticipo agli obblighi di legge che scatteranno ad agosto su un tema ignoto ai più ovvero l’uso corretto di prodotti contenenti i diisocianati, composti chimici. Una modifica radicale che riguarderà buona parte dei lavoratori della filiera della "casa": serramentisti, falegnamerie, imbianchini, imprese edili, idraulici ed elettricisti. Entro il 24 agosto tutti i lavoratori (dai titolari ai collaboratori) che utilizzano schiume, colle, vernici, pannelli, nastri auto espandenti contenenti diisocianati hanno l’obbligo di frequentare un corso di formazione con al centro i rischi sul loro utilizzo nonché tutti i necessari accorgimenti per proteggersi. Gli uffici di Confartigianato hanno già organizzato un primo corso ad aprile grazie al quale sono stati formati più di 250 addetti e una seconda edizione è in programma in estate. L’importanza del tema ha spinto Confartigianato a organizzare due eventi formativi studiati ad hoc per gli studenti del corso Ebanisti dell’Istituto "Caurga" di Chiavenna e del corso Ebanisti del "Pinchetti" di Tirano.
Grazie ai due corsi i giovani potranno presentarsi in azienda già muniti del “patentino“. I corsi il 22 maggio a Chiavenna e il 27 maggio a Tirano, sono nati dalla volontà di Confartigianato e si svolgeranno in presenza nei rispettivi Istituti e coinvolgeranno un centinaio di alunni. "Abbiamo deciso come Categoria – dice Claudio Botacchi, presidente del Direttivo Legno e arredamento – di offrire ai due Istituti, un’occasione di formazione innovativa che tocca l’importante valore della sicurezza e lo riteniamo l’ennesimo segnale di attenzione verso i giovani e le scuole professionali". F.D’E.