Dimesso dall’ospedale di Sondrio, muore dopo tre giorni: inchiesta sulle responsabilità

Antonio Valli, ex dipendente dello stabilimento Guzzi di Mandello del Lario, è rimasto in ospedale poche ore: "Può tornare a casa con la sua macchina" La figlia aveva mandato a proprie spese un’ambulanza per farlo rientrare in famiglia

L'ospedale di Sondrio

L'ospedale di Sondrio

«È assurdo quello che è successo. Aveva 79 anni, è stato investito da un’auto e dopo soltanto tre ore viene dimesso dall’ospedale di Sondrio. “Lei può tornare a casa in macchina“, gli hanno detto. È morto a casa di una figlia, attorno a mezzogiorno e mezzo di mercoledì 5 aprile, mentre era seduto sul divano. Si deve fare piena luce sul suo improvviso decesso...".

Alcuni amici e conoscenti hanno raccontato la disperazione che sta vivendo la famiglia per la scomparsa di Antonio Valli, ex dipendente dello stabilimento Guzzi di Mandello del Lario, ora in pensione, residente a Morbegno, dove lo scorso 3 aprile, verso le 19, è stato urtato da un’auto nella centrale via Stelvio nel capoluogo di mandamento della Bassa Valle. Stava rincasando nella vicina via Giovanni Bertacchi. I sanitari di Areu, sul posto con un’ambulanza e un’automedica, hanno trasportato il pensionato, una volta stabilizzato nel punto in cui è avvenuto l’investimento, all’ospedale del capoluogo valtellinese in codice giallo, quello di media gravità. Ma gli accertamenti ospedalieri sono stati rapidi: in breve è stato stabilito, dal personale sanitario in servizio, che non c’era necessità di trattenerlo.

"Lei può tornare tranquillamente a casa", gli avrebbero detto. Una figlia, avendo saputo dal genitore che non si sentiva per nulla in forma, in quanto anche accusava dolori in più parti del corpo in conseguenza del sinistro, ha mandato un’ambulanza a sue spese per portare il padre nell’abitazione di lei che vive in un paese dell’hinterland morbegnese: "È opportuno che stai da me. Sei più comodo per gli spostamenti, rispetto a dove sei tu a Morbegno che devi fare le scale". Sino al tragico epilogo dell’altro giorno.

La salma dell’anziano è ora all’obitorio che non la consegna all’agenzia di Pompe funebri San Giovanni di Morbegno, per procedere al funerale, in quanto abbiamo appreso da fonti sanitarie che è sotto sequestro su disposizione della Procura: i magistrati, infatti, hanno disposto l’autopsia. Si indaga anche sull’incidente. "Le mie figlie ed io non intendiamo rilasciare alcuna dichiarazione alla stampa. Il dolore è nostro, sappiamo cosa è successo. E mio marito non lo riporta in vita nessuno", si limita a dire al telefono la vedova.