
I carabinieri
Delebio (Sondrio) - Nelle ultime ore gli investigatori dell’Arma di Chiavenna e Sondrio avrebbero condotto in caserma quattro giovani, nell’ambito dell’indagine scattata nella notte fra sabato e domenica per lo stupro di una 17enne avvenuto sul piazzale antistante un pub-discoteca a Delebio, all’imbocco della Valtellina, sul quale sono affacciate anche altre attività economiche, fra cui un supermercato. Le bocche degli inquirenti sono cucitissime e solo oggi si potranno conoscere gli eventuali sviluppi della scottante inchiesta, condotta sin qui nel massimo riserbo.
«Sono stata picchiata e violentata da un branco. Due mi tenevano bloccata e altri due mi stupravano. E poi si scambiavano i ruoli", avrebbe riferito la giovane che vive in un paese sulla sponda lecchese del lago. Uno dei presunti aguzzini di 22 anni e, forse, pure lui del Lario, come un complice. Quella terribile sera la 17enne – ora seguita da uno psicologo – era nel locale pubblico con la mamma e la sorella del suo fidanzato, questi ultimi residenti nella zona di Delebio. Un momento tranquillo, spensierato, fra donne. Quando, a un certo punto, è avvenuto l’incontro, nel locale, con il quartetto di sospettati. E nel bicchiere delle giovani, forse, è finita una pastiglia. A essere stordita di più è stata la ragazza del lago, poi “accompagnata“ all’esterno, dove sarebbero avvenuti i gravi abusi. È tornata dopo alcuni, interminabili minuti, in lacrime, con gli abiti strappati, sconvolta in volto: "Mi hanno violentata". L’allarme ai soccorsi, le indagini coordinate dal magistrato Elvira Antonelli, l’acquisizione dei filmati delle telecamere e le testimonianze della madre del fidanzato e della sorella di quest’ultimo. E, ora, la svolta.