
Elena Travaini e il compagno Anthony Carollo (Foto Carlo Orlandi)
Sondrio, 12 giugno 2016 - Un ballo al buio, sensuale e coinvolgente, ha dato il buongiorno agli ospiti della Casa di riposo di Sondrio. Protagonisti Elena Travaini, la 29enne di Sondrio che convive dalla nascita con un tumore alla retina, e il suo compagno di danza e vita Anthony Carollo. Insieme hanno coronato un sogno, diventando ballerini professionisti e fondando l’associazione «Blindly Dancing» attraverso la quale diffondono un messaggio importante che li ha portati anche in tv, a «Ballando con le Stelle», programma di Rai 1 condotto da Milly Carlucci.
«Il nostro scopo è girare l’Italia, l’Europa e, presto, speriamo, anche il mondo, per insegnare a ballare a persone con diverse disabilità, ma anche a quelle normali, perché da questa esperienza, che emoziona e fa divertire, si può imparare molto», spiegano. La danza, con loro, si trasforma in una vera esperienza di vita, capace di fare riscoprire la realtà, di far acquisire una nuova prospettiva e nuova grinta per affrontare qualsiasi problema. Lo dimostrano ogni volta, quando, con decisione e al contempo leggiadria, imprimono i loro passi sulla pista da ballo, ufficiale o, come ieri, improvvisata, liberando tutte le energie. Prima in un valzer inglese, poi in un bachatango e, infine, in un boogie boogie, sempre e rigorosamente previo cambio d’abito.
A contemplarli un nutrito gruppo di anziani della Casa di riposo (struttura di via Lusardi e di via Don Guanella) e degli alloggi protetti di via Longoni. «L’idea di organizzare qui l’esibizione dei due talenti la dobbiamo alla nostra colonna, Margarita Estevez, madre di Elena. Abbiamo accolto la proposta con grande gioia», esordisce la direttrice della Casa di riposo Simona Tachimiri, che, in totale, accoglie 205 ospiti cui si aggiungono 35 anziani residenti nei 28 alloggi senza barrire e in cui lavorano 200 operatori, supportati da un bel gruppo di volontari. Grande l’emozione, soprattutto perché si trattava della prima esibizione valtellinese e perché, tra il pubblico, c’era la mamma di Elena che abbracciava la nipotina.
Passo dopo passo, la «Blindly Dancing» dei due professionisti sta contagiando tutti, ambendo a essere riconosciuta come metodo di insegnamento ufficiale. Il desiderio sarebbe portarla anche a Sondrio: da qui l’appello ad associazioni e scuole locali, sperando che venga accolto. Intanto, dalla loro Luino, città in provincia di Varese dove vivono, i ragazzi proseguono la vita di genitori speciali, tra prove, contatti e casting. L’ultimo, in ordine di tempo, quello per Italia’s Got Talent di cui presto avranno i risultati. C’è da scommetterci, li rivedremo presto sul piccolo schermo.