
L’assaggio del Sangue di Nettuno il vino Sassella del 2018 affinato per un anno nel lago di Como a Riva di Gittana
Il parere più atteso è arrivato ed è del tutto positivo. Pollice su dei sommelier per il Sangue di Nettuno, il vino Sassella del 2018 affinato per un anno nel lago di Como, a Riva di Gittana, Bellano, a una profondità di 22 metri e una temperatura costante tra i 20 e i 22 gradi. In realtà l’affinamento sott’acqua non rappresenta una novità assoluta, ma mai sinora lo si era provato con un vino rosso Nebbiolo. L’altra particolarità di questo singolare esperimento riguarda il fatto che si tratta di un’idea che non arriva da un viticoltore valtellinese, ma dal gruppo dei Valtellina Sub Sondrio. Riva di Gittana è la loro “palestra” e lì ogni anno si recano a fine gennaio per portare un omaggio sulla lapide sistemata a 14 metri di profondità dedicata all’amico Loris Pozzati che perse la vita proprio durante un’immersione il 26 gennaio 2008. Nel 2024 alcuni sub nell’occasione decisero di portare sott’acqua anche una cassa con sette bottiglie del vino prodotto dal padre di uno di loro, cassa che fu poi incatenata al volante di un’autobotte inabissata che per dodici mesi si è trasformata in speciale… cantina.
Alla fine del mese scorso questa è stata riportata in superficie e sabato nella bella cornice della gastronomia-enoteca Il Camino di piazzetta Rusconi, dove all’ingresso campeggiava un sub a grandezza naturale, è andato in scena l’assaggio del vino affinato sott’acqua e di quello che, invece, per lo stesso periodo ha proseguito nell’affinamento tradizionale, in cantina. Ebbene, il responso dei sommelier e dei tecnici è stato unanime: il Sangue di Nettuno è un vino molto, molto interessante, con caratteristiche che addirittura lo rendono più originale e addirittura preferibile rispetto a quello invecchiato in cantina.
Sara Baldini