Crollo del ponte di Annone. Non fu omicidio stradale

Assolto il dirigente Anas, dimezzate le pene per gli ingegneri della Provincia. Il procuratore generale Paola Pirrotta ha riformulato il reato . .

Crollo del ponte di Annone. Non fu omicidio stradale

Crollo del ponte di Annone. Non fu omicidio stradale

Due condanne e un’assoluzione. È quanto deciso dalla V sezione del tribunale di Milano sui tre imputati per il crollo del Ponte di Annone Brianza: in Appello sono state dimezzate le condanne nei confronti di due dirigenti della Provincia di Lecco, difesi dagli avvocati Edoardo Fumagalli e Stefano Pelizzari. I due legali attendono le motivazioni, ma l’avvocato Stefano Pelizzari, che ha ottenuto oltre a una riduzione di pena anche i doppi benefici di legge per Andrea Sesana, commenta: "È un processo che solo per la difficoltà delle questioni giuridiche che lo caratterizzano merita il vaglio della Suprema Corte. Al momento incassiamo una importante riduzione della pena e i doppi benefici di legge che, anche se non mi soddisfano, attenuano l’amarezza per un’assoluzione che cercheremo in Cassazione". L’udienza in Corte d’Appello a Milano si è aperta con la ricostruzione del dramma che si è consumato alla 17:16 del 28 ottobre 2016, quando crollò il ponte ad Annone Brianza, morì il civatese Claudio Bertini e rimasero ferite sei persone. Delle sette persone iscritte nel registro degli indagati dalla Procura delle Repubblica due hanno chiuso il conto in sede di udienza preliminare, per un altro è stato disposto il non luogo a procedere. A processo finirono quattro dirigenti, due delle Provincia di Lecco, una di quella di Bergamo e uno dell’Anas. Il 6 settembre 2021 il giudice Enrico Manzi condannò Angelo Valsecchi, all’epoca dei fatti dirigente della Provincia di Lecco, a 3 anni e 8 mesi, Giovanni Salvatore, dirigente Anas, a 3 anni e 6 mesi, Andrea Sesana, funzionario della Provincia di Lecco, a 3 anni, mentre Silvia Garbelli della Provincia di Bergamo venne assolta. I difensori dei tre condannati fecero Appello. Ieri il procuratore generale Paola Pirrotta ha riformulato il reato da omicidio stradale a omicidio colposo e chiesto la condanna a un anno e 6 mesi per tutti e tre. Nelle arringhe gli avvocati Edoardo Fumagalli e Stefano Pelizzari, si sono battuti per l’assoluzione dei due dirigenti della Provincia. I giudici delle V sezione hanno condannato a un anno e 8 mesi Angelo Valsecchi e a un anno e 4 mesi Andrea Sesana, per quest’ultimo pena sospesa e non menzione, mentre Giovanni Salvatore è stato assolto.

Angelo Panzeri