Civate, brucia il Cornizzolo: si alzano elicotteri e un canadair

Diverse le squadre intervenute da terra e altre dall’alto pescando l’acqua dai laghi

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CIVATE (Lecco)

Fiamme e fumo in cima al Monte Cornizzolo, come se si trattasse di un vulcano in piena attività. Il fuoco e la densa colonna bianca non sono state sprigionate però da un’eruzione, ma probabilmente da un piromane che ieri ha innescato un incendio in più punti sulla montagna che sorge tra le province di Lecco e Como, dalla cui vetta si dominano con un solo colpo d’occhio i laghi di Como, Annone, Pusiamo, Alserio e Segrino. Sono stati individuati almeno due focolai distinti in due punti diversi sul versante di Civate del Cornizzolo. L’allarme è scattato nel primo pomeriggio. Sono stati mobilitati in forze i Vigili del fuoco e i volontari dell’antincendio boschivo. Per circoscrivere il rogo, alimentato dal vento e soprattutto dalla forte siccità, dalla base di Genova è decollato un Canadair. Sono stati utilizzati pure 2 elicotteri: uno leggero del servizio anticendio regionale e un Sikorsky S64F Sky Crane della Forestale. I piloti dei mezzi antincendio aerei si sono riforniti direttamente nei laghi della zona, effettuando ripetuti sganci d’acqua fino a quando la situazione non è tornata sotto controllo, lasciando poi il compito di finire il lavoro agli uomini e alle donne a terra.

"Siamo intervenuti con 4 squadre su fuoristrada dal Comando provinciale di Lecco e dal distaccamento di volontari di Valmadrera – spiegano dal 115 -. In posto anche i Vigili del fuoco di Como e i volontari dell’antincendio boschivo. L’intervento è durato 2 ore circa". Sono bruciati diversi ettari di prati di erba secca e alcune porzioni di bosco. Nessuno ’ è rimasto ferito, né ustionato e nemmeno intossicato nonostante i molti escursionisti sul Cornizzolo. Sul posto anche i carabinieri della Forestale per accertare se si tratti come pare di un incendio doloso ed eventualmente da chi.

Daniele De Salvo