
Lo showman con il nonno e Max Cavallari (Orlandi)
Sondrio, 4 aprile 2018 - A 7 anni prese in mano il primo microfono, “spinto” sul palcoscenico dal nonno-mentore, un palco che non ha mai più lasciato. Steve Live Show, alias Stefano Ciampini, sondriese, 42 anni tra pochi giorni, una vocazione da animatore e show-man, esperienze in tv, dove sogna di sfondare. Niente male il suo curriculum: è stato scelto tra 100 animatori per presentare spettacoli nel delfinario più grande d’Europa al parco tematico Oltremare di Riccione; ha condotto spettacoli con comici di Zelig e Colorado; ha fatto l’animatore in programmi tv, tra cui il “Maurizio Costanzo Show”, e l’opinionista a “Pomeriggio 5”; ha avuto il ruolo di “figurante speciale” e comparsa in film e soap opera. Tutto questo parallelamente agli spettacoli e alle serate in provincia di Sondrio, con la creazione di “format” di spettacoli molto particolari, tutti con lo stesso filo conduttore: l’interazione con il pubblico.
Come è nata la passione per lo spettacolo, l’animazione e l’intrattenimento?
«E’ iniziato tutto quando avevo 7 anni. Mio nonno, il mago Salini, mi aveva portato in Valmalenco, a Primolo, dove aveva uno spettacolo. Mi ha detto: “Vieni, andiamo a fare uno spettacolo”. Una volta arrivati, mi ha messo sul palco con un microfono in mano, mi ha detto “Tieni e divertiti”. In quel momento, davanti al pubblico, mi sono sentito davvero bene, ho capito che quello era il mio posto. Non ho provato paura o timidezza, ho iniziato a fare battute, scherzare, e da quel giorno per 30 anni ho accompagnato mio nonno negli spettacoli, facevo da presentatore e intrattenevo il pubblico mentre il nonno lo incantava con i suoi giochi di prestigio».
Suo nonno l’ha ispirato, era molto conosciuto in provincia di Sondrio. Non hai mai pensato di diventare mago e prestigiatore?
«No, la mia strada era diversa, ma parallela alla sua. Io sono un animatore, un presentatore. Del resto, mio nonno lo ha capito da subito. Ogni settimana mi portava nel suo studio a vedere i nuovi giochi e trucchi che lui stesso aveva inventato, e quando gli chiedevo quale fosse il segreto mi rispondeva, ogni volta: “Te lo svelo la prossima settimana”. Non ho mai conosciuto i suoi trucchi, del resto, un vero mago non li svela mai».
Una vita a calcare il palco con il mago Salini, scomparso due mesi fa. Le manca?
«Tantissimo, avevamo un rapporto speciale. Mio nonno Natale era un commerciante, aveva un negozio di abbigliamento a Sondrio, in via Bonfadini. Quando ha scoperto la passione per la magia e l’illusionismo ha affidato il negozio a mia nonna Anna e a mia mamma Stefania, lui ha seguito corsi e la sua grande passione. La domenica, con un banchetto, andava alle fiere e vendeva “cupeta” e croccante fatti da lui, era bravissimo, e intanto intratteneva i clienti con i suoi spettacoli. Poi faceva spettacoli ovunque, anche nelle carceri e negli ospedali».
Quella che sta per arrivare, sarà la sua 26esima stagione da animatore sulla Riviera adriatica, un’altra sua passione?
«Senza dubbio: ho iniziato negli alberghi nel 1992, avevo 16 anni. E anche lì ero con mio nonno, che faceva spettacoli in altri hotel, ma quando finiva mi raggiungeva e improvvisavamo un po’».
Cosa le riserva il futuro?
«Ora sto portando in scena uno spettacolo di cui ho curato personalmente il format. Uno show interattivo sulla musica del passato, ma non solo. Con me, nel prossimo appuntamento, ci sarà Lele Mora, con cui spero di poter lavorare in futuro. Incrociamo le dita».