
L'uomo è stato arrestato dai carabinieri (foto di repertorio)
Bergamo – Il cortile condominiale era diventato una trappola. Ogni giorno lo stesso copione: lui che spuntava all’improvviso, lei che tentava di sfuggire alle sue attenzioni sempre più pressanti. Fino a quella mattina di alcune settimane fa, quando l’uomo, di 62 anni, ha convinta la sua giovane vicina di casa ad accettare un passaggio in auto. A quel punto l’ha portata in un luogo appartato di Verdellino, in provincia di Bergamo, e lì l’avrebbe violentata sessualmente.
Le accuse
L’uomo è stato arrestato dai carabinieri che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari di Bergamo su richiesta della Procura. Le accuse sono pesanti: violenza sessuale e atti persecutori reiterati nei confronti della giovane donna che abitava nel suo stesso condominio.
Il coraggio di denunciare
La vittima ha trovato il coraggio di parlare dopo essere tornata a casa. Si è confidata con un’amica che l’ha incoraggiata a denunciare quanto accaduto. Accompagnata dai genitori, la giovane si è recata in caserma per formalizzare la denuncia contro il sessantaduenne che per mesi l’aveva tormentata con comportamenti molesti.
“Elementi concreti”
I militari dell’Arma hanno avviato immediatamente le indagini, raccogliendo “elementi concreti” a sostegno della ricostruzione fornita dalla vittima. Un lavoro investigativo che ha portato alla richiesta di arresto dell’uomo, ritenuto responsabile sia dell’episodio di violenza sessuale sia dei reiterati atti persecutori.
Anche nei giorni successivi alla denuncia, il il sessantaduenne era stato visto aggirarsi nell’area condominiale, probabilmente nel tentativo di avvicinare nuovamente la giovane. Un comportamento che ha ulteriormente confermato agli inquirenti la pericolosità sociale dell’indagato e la necessità di una misura cautelare restrittiva.
Il caso di Verdellino riaccende i riflettori su un fenomeno purtroppo diffuso: quello delle molestie di vicinato che spesso degenerano in episodi di violenza più gravi. L’uomo si trova ora rinchiuso nel carcere di Bergamo, dove dovrà rispondere delle gravi accuse che gli vengono contestate.