Chiesa in Valmalenco, Bambi torna a casa: un’oasi ad hoc per il cervo cresciuto dall’uomo

Sequestrato nell’agosto dello scorso anno, ora può tornare in sicurezza da ‘papà’ Giovanni Del Zoppo che lo aveva allevato insieme alle sue capre

Chiesa in Valmalenco (Sondrio) – “Sono la persona più felice al mondo. Bambi è tornato a casa, come gli avevo promesso...”. Sono le prime parole che ha esclamato Giovanni Del Zoppo, 58 anni, minatore-allevatore della Valmalenco, quando oggi a mezzogiorno il cervo che per circa un anno aveva adottato allevandolo in cattività in compagnia delle sue capre ha fatto ingresso nell’oasi di circa 7mila metri quadrati, in località Luna, fra San Giuseppe e Chiareggio, proveniente da Dazio.

Il cervo Bambi è finalmente arrivato nella sua nuova casa-oasi in Valmalenco. L’estate scorsa la Polizia provinciale di Sondrio, dopo aver saputo della sua presenza, aveva deciso di disporre il sequestro dell’animale per trasferirlo in una struttura protetta. Giovanni Del Zoppo e la sua famiglia però non si sono arresi e fin dal primo giorno si sono messi al lavoro per riportare a casa Bambi. Con l’aiuto degli amici e di un comitato sorto per aiutare il cervo a tornare dalla sua famiglia adottiva, è stato raccolto il materiale per recintare un’area protetta di 7mila metri quadri dove oggi Bambi è entrato per la prima volta.

“Ringraziamo Fulvio Baraiolo dell’azienda agricola La Pedruscia che, a suo tempo, si è reso disponibile a ospitarlo - dichiara Gianluca Cristini, comandante della Polizia provinciale -. Lui ha provveduto al mantenimento, mentre l’ente pubblico ha assicurato l’assistenza veterinaria e gli eventuali farmaci. Il sequestro dell’animale era avvenuto il 22 agosto 2022, aspettammo la perdita del pelo del palco e poi il trasferimento a Dazio. Qui anche Fulvio si è affezionato”.

“Da un errore commesso in piena buona fede da Giovanni è nato un bel progetto - spiega l’ingegner Stefano Nani, 10 anni vissuti in Canada e ora apicoltore, coltivatore di piccoli frutti, imprenditore e maestro di sci -. Abbiamo costituito l’associazione ecofaunistica ‘Valmalenco Casa di Bambi’ che si propone di fare cultura dell’ambiente, di promuovere la salvaguardia della natura. Prendere un animale che vive in natura non si può. Ma da un errore lanciamo un messaggio con un bel progetto. L’associazione è costituita da una trentina di volontari, di cui 7 sono i fondatori. Organizzeremo visite guidate, per venire a vedere gli animali. Bambi, al momento, vive qui da solo, ma una volta che si sarà ambientato porteremo a fargli compagnia una o più femmine, anch’esse vissute altrove in cattività come lui. Resta di proprietà della Provincia, dello Stato. Non può più tornare alla natura, ma qui vivrà sereno, protetto. La Provincia ha proposto di portare anche alcuni animali feriti, prima di reintrodurli nei boschi”.