Case di Comunità Al loro “battesimo“ Fontana e Moratti

Presentate quelle di Leno e Nave dai vertici regionali: "È l’inizio di un percorso innovativo nella sanità"

Un punto unico di riferimento per la salute: al via a Brescia le Case di Comunità, previste dal piano di potenziamento della sanità lombarda della legge regionale approvata a novembre. Ieri mattina il presidente della Regione Attilio Fontana e la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, hanno inaugurato quella di Leno, nell’Asst del Garda; Moratti ha anche visitato quella di Manerbio e di Nave (Asst Spedali Civili).

"È l’inizio di un percorso innovativo nella nostra sanità – ha commentato Fontana - questa legge, di cui sono particolarmente orgoglioso, per prima in Italia va nella direzione di avvicinare le risposte della sanità alle esigenze dei cittadini, evitando di mettere sotto pressione gli ospedali per prestazioni che non competono agli ospedali stessi". In fase di realizzazione, in regione, ci sono 218 Case di Comunità e 71 ospedali di Comunità.

"Dopo Milano, Leno e Nave sono le prime Case che inauguriamo in Lombardia", ha sottolineato Moratti. Sarà fondamentale la collaborazione tra medici e infermieri. "I medici per la parte relativa alle diagnosi e clinica, gli infermieri per le attività, ad esempio, di follow up per gli ipertesi e i dializzati. Altro punto di rilievo - ha rimarcato Moratti - è il collegamento tra l’area sanitaria e sociale: nelle Case di Comunità sono infatti presenti i consultori, gli assistenti sociali, gli psicologi. A Leno, ad esempio, è possibile, con un’unica domanda fare richiesta per entrare nelle Rsa(10 presenti sul territorio)". F.Pa.