"Preso a calci e pugni perché gay": il racconto del giovane valtellinese Dimitri Gadaldi

Il ragazzo è stato picchiato fuori da un locale di Cuneo: ha denunciato l'episodio sui social. Arcigay: "Violenza gratuita e codarda"

Sondrio, 24 febbraio 2023 - Preso a calci e pugni solo per il fatto di essere gay. È ancora sotto choc Dimitri Gadaldi, un giovane valtellinese da tempo residente in Piemonte, brutalmente aggredito la notte tra sabato e domenica a Cuneo. "Ero a un compleanno di un'amica - ha denunciato il ragazzo attraverso un video su Insagram - in tarda serata mi sono trovato da solo fuori dal locale e mentre attendevo fuori i miei amici ho visto uscire una persona che era all'interno del locale che prima mi ha insultato, poi si è avvicinato prendendomi in giro e toccandomi le spalle".

L'aggressione

"Poi mentre stavo rientrando nel locale mi ha tirato un pugno alla spalla, mi ha buttato per terra e mi ha preso a calci. L'aggressione si è conclusa solo perché i miei amici sono usciti dal locale e lo hanno interrotto", ha spiegato il giovane. A prendere le difese di Dimitri è intervenuta anche Arcigay Grandaqueer LGBT* A.P.S. "Abbiamo appreso della violenza il pomeriggio attraverso instagram, dove ci ha raggiunto con un messaggio e un video in cui, uscito dal Pronto soccorso, denunciava quanto avvenuto. Una violenza gratuita e codarda, che macchia questo territorio, in un circolo vizioso che alimenta la vergogna", spiegano.

La condanna dell'Arcigay

E ancora: "Le discriminazioni omolesbobitransfobiche sono un male sommerso perchè troppo spesso riducono al silenzio, ad arrendersi, ad avere paura quando usciamo di casa. Ringraziamo Dimitri e il suo coraggio, perchè denuncia riconquistando gli spazi a cui molte persone sono costrette a rinunciare, per colpa di individui intrisi di odio e paura". il giovane valtellinese si è fatto refertare al Pronto soccorso e ha annunciato la volontà di voler sporgere denuncia in questura.