
La caccia all'animale
Bormio 17 agosto 2016 - Mattinata movimentata quella di ieri a Bormio, con notevole dispiegamento di forze dell’ordine in una zona periferica della località turistica, quella di via Pietro Rini. Cosa è successo? Un toro Higlander, dal lungo pelo, impiegato negli spettacoli del Circo presente a Bormio da circa 15 giorni (ora ha in programma di trasferirsi a Livigno, proseguendo il tour in Valtellina), è all’improvviso impazzito. Il grosso animale, del peso stimato in circa 5 quintali, ha ucciso a cornate un cammello, poi ha abbattuto un cancello. Insomma, sembrava proprio pronto alla fuga dal recinto, secondo le testimonianze che abbiamo raccolto. In pochi minuti, sul posto, sono accorse diverse pattuglie dei carabinieri della locale caserma, della Polizia Locale e, giustamente, sono stati chiamati di rinforzo anche gli agenti del Corpo Forestale dello Stato di Bormio.
Gli uomini in divisa del comandante Fabio Cantoni, accorsi attorno alle 9.30, hanno provveduto a presidiare la zona, una volta allontanati i curiosi, «evacuati» alcune altre persone (in caso si fosse reso necessario sparare, era opportuno che non ci fossero individui) e concorso alla chiusura delle strade di accesso all’area che ospita il circo Stella che conta pure cinque splendidi esemplari di tigre siberiana. Gli agenti della Forestale, alcuni dei quali dotati degli appositi fucili a pompa per affrontare gli orsi, sarebbero stati pronti a intervenire nel caso il grosso toro, di circa cinque anni d’età, fosse riuscito a scappare dal recinto. Anche il nuovo sindaco di Bormio, Roberto Volpato, è stato chiamato in causa, nelle vesti di autorità di pubblica sicurezza. E, inoltre, non è mancata la presenza di un veterinario.
Gli addetti al Circo, alcuni dei quali provenienti da Acqui Terme, in provincia di Alessandria, si sono poi adoperati per rinforzare il recinto, al fine proprio di rendere alquanto difficoltoso un eventuale tentativo di evasione del grosso toro. Non solo. Al fine di renderlo il meno offensivo possibile e di indurlo alla ragione, alcuni Forestali hanno rimosso il cammello ammazzato (la cui carcassa sarà destinata all’inceneritore di Como o a quello di Varese) e ripulito dal sangue il terreno. A un certo punto punto il bovino si è tranquillizzato e, a poco a poco, nell’area che conduce all’agriturismo è tornata la calma. Non c’è stato bisogno, fra l’altro, di ricorrere alla narcotizzazione dell’animale che, nelle prossime ore, verrà probabilmente trasferito altrove, non appena arriva nel centro turistico dell’Alta Valtellina un apposito camion. L’atteso lieto fine, dunque, c’è stato al termine di alcune ore di vera e propria suspance, dove in tanti - in prevalenza villeggianti, fra cui Matteo Donagrandi da Bolzano che ha scattato diverse foto durante le operazioni - si chiedevano cosa stesse succedendo nelle immediate vicinanze dei tendoni dell’amato circo che ogni estate fa tappa nella «Magnifica Terra».