Bormio, la pista Stelvio è da Olimpiadi

È stato creato un tunnel per i turisti. Sarà un’onda per uomini jet

Al centro l’assessore regionale alla Montagna e piccoli Comuni, Massimo Sertori (ANP)

Al centro l’assessore regionale alla Montagna e piccoli Comuni, Massimo Sertori (ANP)

Bormio, 21 settembre - La Stelvio supera il primo esame. Parte dall’ispezione della super pista valtellinese la nuova era della due giorni bormina di Coppa del Mondo di sci alpino, programmata per il 28 e il 29 dicembre. Una due giorni spettacolare e di grande impatto mediatico che, come sempre, metterà sotto i riflettori di mezzo mondo Bormio, la Valtellina e la Regione Lombardia. E a questo proposito dobbiamo ricordare che la tappa di Bormio della Coppa del Mondo di sci alpino, una due giorni con una discesa e un superG, è per la Regione Lombardia il secondo evento sportivo per importanza dopo il Gp di Formula 1 di Monza. Il direttore della Coppa del Mondo maschile Markus Waldner ed il responsabile della sicurezza Hannes Trinkl hanno ispezionato ieri a Bormio la pista Stelvio che il 28 dicembre ospiterà la discesa ed il giorno successivo il superG.

Uun passaggio di routine prima dell’inizio della stagione, ma che ha verificato anche le novità della leggendaria pista valtellinese. Durante l’estate è stato infatti installato un tunnel nella zona Fontana Lunga, a circa 2.000 metri di quota, che permetterà ai turisti di usufruire nei giorni delle prove e durante le gare di tutte le altre piste del comprensorio di Bormio. Per i discesisti il tunnel rappresenterà una nuova onda da vincere nella già dura ed affascinante picchiata sulla Stelvio, dopo circa 30 secondi di gara. E quindi la Stelvio, una pista che in molti ritengono la più difficile del mondo insieme a Kitzbuhel, sarà ancor più un esame di laurea per gli intrepidi uomini jet che si gettano ogni anno a capofitto e che arrivano stremati al traguardo. L’anno scorso la gara l’ha vinta, per la seconda volta in carriera, l’italiano Dominik Paris che in agosto è ritornato a Bormio perché gli organizzatori gli hanno dedicato una «gondola» della cabinovia bormina con la sua immagine proprio a ricordo dell’impresa compiuta nel 2017. E questo sarà uno dei premi per chi vincerà in futuro la discesa sulla Stelvio.

Dopo l’ispezione si è tenuta una conferenza in cui la Fisi si è presentata alla stampa, in qualità di capofila per l’organizzazione delle gare di Bormio, in collaborazione con le realtà istituzionali e associazioni locali. La Fisi era rappresentata a Bormio dal segretario generale, Loretta Piroia, e dal supervisore all’evento, Massimo Rinaldi, erano poi presenti anche esponenti della Società Impianti Bormio, della Onlus Cancro Primo Aiuto, dell’Us Bormiese, dello sci club Alta Valtellina e della Sci Spa. Erano presenti anche le istituzioni: il sindaco di Bormio Roberto Volpato e l’assessore regionale con delega alla montagna Massimo Sertori. E proprio Sertori (valtellinese) ha testimoniato l’entusiasmo della Regione Lombardia nel partecipare a questo evento per tenere sempre al massimo livello e migliorare un appuntamento che porta la Valtellina nel mondo.