Emilio
Magni
Come si dice in dialetto marionetta? La risposta è giunta
per caso, con un giro strano e molto ampio che andiamo
raccontare. Avviene che a Erba in questi giorni si stia
rivivendo il vecchio, vivace teatro delle marionette grazie
a una serie di iniziative culturali che hanno come titolo
“Aspettando il museo”. Di che cosa si tratta? L’anno
scorso se n’è andato, a 92 anni, Ezio Frigerio, uno dei più
grandi scenografi del mondo. Era nato a Erba, paese cui è
rimasto sempre legato e dove è voluto tornare. Agli
erbesi ha destinato un grande patrimonio di opere d’arte,
oltre alle sue sceneggiature: per farne un museo di cui
Erba potrà vantare ed esibire. Quella che potrebbe essere
chiamata anche pinacoteca (grazie al valore di alcuni
quadri d’autore) sarà accolta in una villa di proprietà del
Comune che si è posto a capo dell’ “operazione museo”. I
lavori per ristrutturare la villa dovrebbero partire tra
poco. Intanto però la moglie, Franca Squarciapino, la nota
costumista (suoi i costumi del “Don Carlo” alla prima
della Scala a dicembre) premio Oscar nel 1992, si sta
adoperando per tenere viva l’attesa del museo con una
serie di eventi, l’ultimo dei quali è quello in corso, con le
marionette protagoniste. In una villa privata, della
famiglia Clerici, sono state ospitati spettacoli nei classici
teatrini delle marionette (alcune riservate alle
scolaresche), mostre di marionette e burattini e
rievocazioni dell’”Arlecchino servitore di due padroni” del
Piccolo Teatro di cui Frigerio e Squarciapino furono
scenografo e costumista.
Orbene in tutto questo è entrato in ballo anche il dialetto
milanese. Il regista della Rai, Renato Ferraro, costruttore
per hobby di marionette e teatrini, oltre che amico di
Frigerio, ha chiesto a esperti come si dica in dialetto marionetta. La risposta è stata: "Si chiama “Magatel”?.
Tutti i dizionari indicano marionetta, burattino. Sulla
provenienza vi sono diversi pareri. Secondo alcuni discende dal longobardo “megat” (ragazzo), altri dal latino
“imaguncola”.
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