PIERGIORGIO RUGGERI
Cronaca

A ritemprare lo spirito fra boschi e rive del Serio

In bici o a piedi nella quiete della pianura cremasca segnata da pievi e trattorie

MADIGNANO (Cremona)

di Piergiorgio Ruggeri

C’è una strada, lunga una decina di chilometri, che va da Crema e da Madignano a Ripalta Arpina. Sono una decina di chilometri che le domeniche d’estate diventano dominio di chi va a piedi o in bicicletta e che permettono di transitare dal santuario del Marzale, chiesa molto antica sul piazzale della quale ad aprile solitamente c’è una fiera che fa parte del trittico degli appuntamenti primaverili dedicati alla Madonna. La strada comincia da via Visconti a Crema e dalla periferia ovest di Madignano (qui c’è parcheggio per le auto). Entrambe le vie hanno una parte, più lunga da Crema, che non permette di viaggiare all’ombra ma che, poco prima del santuario, vanno ad attraversare una fitta boscaglia che rende molto piacevole in questa stagione una passeggiata. Per chi volesse percorrere l’intero tratto (andata e ritorno di circa venti chilometri) in bicicletta, poco più avanti di via Visconti, sul piazzale dell’ospedale, in via Libero Comune, è possibile prendere a nolo una bici a pedalata assistita al costo di un euro l’ora. Inoltre, è possibile approfittare del grande parcheggio dell’ospedale per lasciare l’auto, cosa non possibile se si parte da via Visconti. La prima tappa è Ripalta Vecchia, frazione di Madignano, con l’antica chiesa di S. Imerio e la trattoria La tana del lupo (se vi piace il salame, qui andate a nozze).

Si prenda la strada poi per il santuario che attende a circa un chilometro. Immerso nella natura, costruito sulla costa alta del Serio, che scorre in basso, attende il santuario del Marzale (foto), dedicato alla Madonna ed edificato intorno all’anno 1046, contemporaneamente alla chiesa di S. Imerio per volontà di Vinizone dei capitani di Rivoltella (oggi Ripalta Arpina). La chiesa, che si apre verso il fiume e non verso la strada, ospita tre cappelle. In quella centrale c’è la statua della Madonna del Latte, del XV secolo. Davanti alla chiesa c’è una scala, detta santa, che porta verso il fiume e alla cappelletta della dell’Apparizione. Continuando la passeggiata, la strada si inoltra nel bosco ed è in ombra fino a Ripalta Arpina, dove sarà facile trovare ristoro. Lungo la via non di rado si incontrano lepri e fagiani, curiosi dei passanti e poco paurosi.